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Quali Paesi attraggono più talenti? l’ Europa domina la classifica

Quali Paesi attraggono più talenti? l’ Europa domina la classifica

Fonte: it.euronews.com Secondo il Global Talent Competitiveness Index (GTCI) 2023, Svizzera, Singapore e Stati Uniti occupano posizioni di rilievo

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Fonte: it.euronews.com

Secondo il Global Talent Competitiveness Index (GTCI) 2023, Svizzera, Singapore e Stati Uniti occupano posizioni di rilievo nell’attrarre e trattenere i talenti. Nella top 10 figurano anche Danimarca, Paesi Bassi, Finlandia, Norvegia, Australia, Svezia e Regno Unito. 17 Paesi europei sono presenti nella top 25.

Alcuni dei Paesi europei che sono scesi significativamente in classifica nell’ultimo decennio sono il Regno Unito, il Lussemburgo e l’Islanda, mentre l’Australia e la Norvegia hanno mostrato un forte miglioramento. L’Italia si trova in trentaduesima posizione, sotto Spagna, Cipro e Lituania.

Top 10 countries in 2023

Il GTCI è pubblicato ogni anno dalla scuola di business francese INSEAD, in collaborazione con la società di consulenza ginevrina Descartes Institute for the Future e lo Human Capital Leadership Institute. Il GTCI analizza i dati di 134 Paesi in tutto il mondo.

Mentre le prime posizioni sono rimaste stabili nell’ultimo decennio, Doris Sohmen-Pao, amministratore delegato dello Human Capital Leadership Institute, ha evidenziato i rapidi cambiamenti nelle pratiche di acquisizione dei talenti.

“Sebbene negli ultimi dieci anni le classifiche si siano mosse solo in minima parte, si sono verificati rapidi cambiamenti nella gestione dei talenti in tutti i settori. Questo vale soprattutto per le aziende che rispondono alle trasformazioni tecnologiche, alla pandemia e alla spinta verso la sostenibilità”, ha dichiarato Sohmen-Pao.

Diverse economie emergenti hanno migliorato significativamente la loro competitività in termini di talenti: la Cina e la Russia che hanno attratto più “cervelli” che mai, aggiudicandosi rispettivamente il 40° e il 52° posto in classifica.

Perché alcuni Paesi attirano più talenti

La forte associazione tra competitività dei talenti e livello di reddito potrebbe essere uno dei fattori più importanti, così come una maggiore stabilità nella loro competitività dei talenti nel tempo.

Nell’ultimo decennio, la Svizzera è sempre stata in testa alla lista, non solo per l’elevato stipendio che si può sperare di ottenere trasferendosi nel Paese, ma anche grazie alla stabilità del contesto politico e socioeconomico. Il Paese si è dimostrato costantemente forte in tutti gli aspetti esaminati dall’indice.

Secondo il GTCI, la Svizzera è al primo posto anche per la sostenibilità, grazie agli elevati livelli di protezione sociale e alla qualità dell’ambiente naturale circostante.

In this July 7, 2018 photo a woman walks past a mountain lake during a beautiful summer day above Bettmeralp in Wallis, Switzerland

Singapore si è classificata ai primi posti per l’istruzione formale, il buon tasso di impiego e l’economia innovativa. L’INSEAD ha anche assegnato un buon punteggio all’apertura della città-stato nei confronti delle imprese e dei talenti internazionali.

Gli Stati Uniti hanno riconquistato il terzo posto dopo averlo perso lo scorso anno, grazie alle sue università e al sostegno all’apprendimento. Gli Stati Uniti si sono classificati anche per l’elevata produttività del lavoro.

In tutto il mondo, i maggiori miglioramenti nell’attrarre talenti negli ultimi dieci anni sono l’Albania, l’Indonesia e l’Azerbaigian, che hanno guadagnato rispettivamente 16, 14 e 13 posizioni.

Come evolverà la competitività dei talenti nei prossimi 10 anni?

Secondo lo studio, la competizione per i talenti si farà più accesa nei prossimi anni. Mentre le incertezze e le tensioni globali continueranno a intensificarsi nel commercio, negli investimenti, nella politica e nella diplomazia, si prevede che la competitività dei talenti diventerà sempre più cruciale per le nazioni, portando a un numero crescente di “guerre dei talenti”.

Il panorama del lavoro continuerà a evolversi, influenzato dalle aspettative di una migliore qualità della vita da parte delle giovani generazioni, dai modelli economici emergenti e dai progressi delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale.

Le città e le regioni assumeranno un ruolo essenziale nell’elaborazione di strategie innovative per i talenti, per affermarsi come hub interessanti per i “cervelli” di tutto il mondo. Anche le politiche normative statali però saranno fondamentali per prevenire le tensioni e sfruttare il potenziale umano e tecnologico per un mondo più sostenibile.

“La competizione tra talenti sarà uno dei pilastri della prossima era della globalizzazione. La nostra capacità collettiva di rendere il mondo più equo e il pianeta più sostenibile dipenderà fortemente dalla nostra capacità di far crescere, attrarre e coltivare i talenti giusti”, ha osservato Bruno Lanvin, coautore del rapporto.

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