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Intervista al Segretario generale CSE Marco Carlomagno alla trasmissione #Extra su Radio Roma di martedì 30 maggio

Intervista al Segretario generale CSE Marco Carlomagno alla trasmissione #Extra su Radio Roma di martedì 30 maggio

Martedì 30 maggio il Segretario generale della CSE e FLP Marco Carlomagno ha partecipato alla trasmissione #Extra su Radio Roma, condotta da Claudio M

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Martedì 30 maggio il Segretario generale della CSE e FLP Marco Carlomagno ha partecipato alla trasmissione #Extra su Radio Roma, condotta da Claudio Micalizio, approfondendo le problematiche di #lavoro#PA#retribuzioni #carriera #modelli_organizzativi#competenze#assunzioni#innovazionedigitale#PNRR

“Quanto sono privilegiati i dipendenti pubblici? Stando all’opinione diffusa e alle dichiarazioni che spesso fanno gli stessi politici, chi lavora per lo Stato italiano è un privilegiato.

Il “posto fisso” per antonomasia è spesso associato a una serie di peculiarità che, in un mercato del lavoro sempre più in evoluzione e precario, sembrano autentiche regalie: lo statale per esempio non rischia mai di perdere il posto oppure può permettersi di essere uno scansafatiche perché intanto non c’è nessuno che lo controlla. A queste cozioni, poi, si aggiungono anche tutta una serie di stereotipi: il dipendente pubblico per esempio è assenteista o si imbosca e, secondo una polemica di questi ultimi giorni, è oltretutto ben pagato, mediamente più di un lavoratore privato. Ad affermarlo, innescando una polemica tutta interna alla pubblica amministrazione, è stata Aran, cioè l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni che rappresenta legalmente gli enti pubblici nella contrattazione collettiva nazionale per i rispettivi dipendenti: da un report emerge che mediamente chi lavora per lo Stato è pagato più di chi invece è alle dipendenze di un’azienda privata, sia che si tratti di semplici dipendenti sia che invece ci si riferisca a funzionari e dirigenti.

Dati che hanno riacceso sui media e sui social un dibattito intriso di aspre polemiche, provocando la reazione della FLP – Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche che ha presentato cifre diametralmente opposte da cui emerge, anzi, che spesso neanche a fine carriera un dipendente pubblico raggiunge i livelli di reddito raggiungibili nel settore privato. Non solo: per il sindacato che rappresenta i diritti dei lavori che operano per lo stato italiano i dipendenti pubblici da anni devono subire, oltre ai pregiudizi alimentati spesso dai politici stessi, seri problemi organizzativi che impediscono un funzionamento efficiente degli uffici, pochissime occasioni di formazione e ancora meno possibilità di fare carriera e dunque guadagnare di più. Ecco perché – dice #FLP – il caro vecchio posto fisso ha sempre meno appeal se si deve lavorare alle dipendenze dello Stato: insegnanti, medici, infermieri, impiegati amministrativi o rappresentanti delle forze dell’ordine sono professioni importantissime ma che ormai vengono sempre più spesso snobbate da chi è in cerca di lavoro, come confermano anche la riduzione di concorrenti che un po’ ovunque si registra ai concorsi pubblici banditi in giro per l’Italia.

In questa puntata di Extra, Claudio Micalizio ne parla con Marco Carlomagno, Segretario Generale Flp.”

Fonte: Linkedin

 

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