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Una pillola contro i tumori? Ci sono buone speranze

Dopo 20 anni di lavoro, dalla California arrivano buone notizie su una pillola che annienta i tumori andando a colpire solo la variante cancerosa di una proteina senza interrompere il ciclo riproduttivo delle cellule staminali sane. Tutti i dettagli

Una pillola contro i tumori? Ci sono buone speranze

Un vaccino o una pillola per trattare i tumori sembrano una chimera, eppure i ricercatori del City of Hope, una delle più grandi organizzazioni di ric

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Un vaccino o una pillola per trattare i tumori sembrano una chimera, eppure i ricercatori del City of Hope, una delle più grandi organizzazioni di ricerca e cura del cancro degli Stati Uniti, con sede in California, hanno recentemente pubblicato un nuovo studio in cui spiegano di aver sviluppato una chemioterapia mirata che sembra annientare tutti i tumori solidi nella ricerca preclinica.

Nonostante sarà necessario attendere ancora, gli esperti hanno riferito che è in corso uno studio clinico di Fase 1 per testare la terapia anche nell’uomo.

UNA STORIA LUNGA 20 ANNI

La nostra pillola che uccide il cancro è come una tempesta di neve che chiude un hub aeroportuale chiave, interrompendo tutti i voli in entrata e in uscita ma solo per gli aerei che trasportano cellule tumorali”, ha spiegato su Cell Chemical Biology Linda Malkas, professoressa presso il Dipartimento di Diagnostica molecolare e terapeutica sperimentale della City of Hope, che lavora al farmaco da 20 anni.

IL BERSAGLIO DA COLPIRE

“La maggior parte delle terapie mirate – ha detto Malkas – si concentra su un’unica via, che permette al cancro di mutare e di diventare resistente”, ma la pillola antitumorale sviluppata dal team guidato da lei e denominata AOH1996 ha come bersaglio una variante cancerosa della PCNA, una proteina che, nella sua forma mutata, ha un ruolo chiave nella replicazione e riparazione del DNA in tutti i tumori in espansione.

Proseguendo con una metafora, la professoressa ha dichiarato che la proteina PCNA “è come un grande terminal di una compagnia aerea che contiene più porte d’imbarco”. “I dati – prosegue – suggeriscono che la PCNA è alterata solo nelle cellule tumorali e questo ci ha permesso di progettare un farmaco mirato”, che quindi va a colpire solo lì.

COME AGISCE LA PILLOLA ANTITUMORALE

Finora i risultati sono stati promettenti e, come ha spiegato Malkas, la pillola si è dimostrata “in grado di sopprimere la crescita tumorale come monoterapia o trattamento combinato in modelli cellulari e animali, senza provocare tossicità”.

Tuttavia, mentre gli scienziati continuano a studiare i meccanismi fondamentali che fanno funzionare questa pillola antitumorale nei modelli animali, è in corso anche uno studio clinico di Fase 1 per testare la terapia nell’uomo.

IL TRIAL

Lo studio, che si prevede durerà fino al 2024, è aperto ai pazienti con tumori solidi recidivanti i cui trattamenti precedenti non sono stati efficaci. I partecipanti assumeranno il farmaco in forma di pillola due volte al giorno.

La sperimentazione, oltre a testarne l’efficacia preliminare, verificherà la dose massima tollerata.

I RISULTATI

Per ora la pillola si è rivelata efficace nella ricerca preclinica per il trattamento di cellule derivate da tumori al seno, alla prostata, al cervello, alle ovaie, al collo dell’utero, alla pelle e ai polmoni. AOH1006 è stata testata su più di 70 linee cellulari tumorali e diverse cellule di controllo normali.

Il grande traguardo sta nel fatto che riesce a distruggere selettivamente le cellule tumorali interrompendo il loro normale ciclo riproduttivo. “Il suo obiettivo – osservano gli esperti – è quello di risolvere i cosiddetti conflitti di trascrizione-replicazione, che si verificano quando i meccanismi responsabili dell’espressione genica e della duplicazione del genoma si scontrano”.

In particolare, la terapia sperimentale ha impedito alle cellule con DNA danneggiato di dividersi e di creare una copia del DNA difettoso. Di conseguenza, “AOH1996 ha causato la morte delle cellule tumorali (apoptosi), ma non ha interrotto il ciclo riproduttivo delle cellule staminali sane”.

CHI DETIENE LA LICENZA

Il farmaco è stato concesso in licenza esclusiva da City of Hope a RLL LLC, una società di biotecnologie di cui Malkas è co-fondatrice.

Fonte: Startmag.it

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