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Del “Piano Marshall” ovvero della Strategia e della Tattica

Del “Piano Marshall” ovvero della Strategia e della Tattica

Grazie a Dio chi scrive si è sempre considerato un "operativo" inteso come colui che vive la propria esistenza professionale sulla "frontiera e prima

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Grazie a Dio chi scrive si è sempre considerato un “operativo” inteso come colui che vive la propria esistenza professionale sulla “frontiera e prima linea” nel mondo in cui opera, che è quello della finanza. Nel voler scrivere questo articolo si intende chiudere i 2 precedenti articoli che riguardavano la presenza russa e cinese in Africa. Bene. Il 5 giugno 1947 ad Harvard il sottosegretario di Stato USA George Marshall varo’ il piano “European Recovery Program” passato alla Storia come Piano Marshall o Piano ERP. Si tratto’ di uno stanziamento di circa 12,7 miliardi di dollari per la ricostruzione dell’Europa nel secondo dopoguerra. Qualche italiano ricorderà la famosa foto di De Gasperi in procinto di partire per Washington per tornare con i soldi per l” Italia. A seguire la creazione della NATO sempre per ricordarlo ai detrattori che ignorano gli eventi storici a cui si rimanda la foto del Check Point Charlie a Berlino nei tempi della Guerra Fredda. Passano i decenni ma la differenza tra Strategia e Tattica rimane ovvero la differenza tra Scopi e Mezzi. Scriviamolo senza timore. Molti errori sono stati commessi nel nostro campo, il campo “Occidentale ed Atlantico “. Errori nel aver lasciato ad esempio troppa intraprendenza a gruppi finanziari privati, la distruzione del ceto medio, l’ imbarbarimento culturale tipo il cancel culture od il transumanesimo. Gli “altri”, perché esistono sempre gli “altri”, oggi hanno una dirigenza cinese, e sono bravi perché hanno una cultura millenaria
e perché non hanno avuto da questa parte una adeguata interpretazione delle loro azioni. Una invasione in Ucraina dopo il Covid e si scopre(?!?) che il mercato delle “terre rare”, sempre per fare un esempio, è proprietà cinese. I cinesi hanno Strategia e per la Tattica ci stanno pensando i russi. Si conclude. Bellissimo il “Piano Mattei” ma domanda. Li abbiamo I “soggetti” che Mattei utilizzava per i suoi “negoziati ” nei Paesi MENA? Si crede che oggi ci siano solo “ragazzi e ragazze” che oltre analisi e conferenze non vadano. È un conflitto tra Giganti. La soluzione può e dev’essere solo un nuovo ed imponente Piano Marshall per l’Africa dove dovrà essere pianificato non solo un intervento finanziario ma anche una rimodulazione dello strumento militare Occidentale. Sono solo riflessioni di chi, il sabato e la domenica malgrado l’ età continua a leggere libri ed a divertirsi al Tiro a Segno #intelligence.

A cura di Savino di Scanno

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