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Dogane, il Data Hub: sostituirà i 111 sistemi informatici nazionali

“La riforma odierna renderà le piattaforme online, come Alibaba, Amazon, Zalando e altri, attori chiave nel garantire che le merci vendute online nell’Ue siano conformi a tutti gli obblighi doganali”

Dogane, il Data Hub: sostituirà i 111 sistemi informatici nazionali

“A poco a poco, tutti gli importatori potranno avvalersi del Data Hub per far fronte a tutte le proprie esigenze doganali, con obblighi di dichiarazio

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De “Obligatio est iuris vinculum quo necessitate adstringimur alicuis rei solvenda secondum iura nostra civitatis” ovvero del “Debito”.

“A poco a poco, tutti gli importatori potranno avvalersi del Data Hub per far fronte a tutte le proprie esigenze doganali, con obblighi di dichiarazione ridotti a seconda della quantità di dati inseriti nel sistema. Ciò consentirà loro di risparmiare tempo e denaro, complessivamente 2,7 miliardi di euro l’anno, che potranno invece utilizzare per l’innovazione e gli investimenti. E poiché il Data Hub finirà per sostituire i 111 sistemi informatici nazionali, gli Stati membri risparmieranno anche fino a 2 miliardi di euro all’anno in costi operativi”.

Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, presentando la riforma dell’unione doganale. “La riforma crea anche una nuova categoria di importatori dell’Ue, commercianti ‘Trust and Check’, le cui catene di approvvigionamento sono più trasparenti, stabili e conformi alle norme dell’Ue”, ha aggiunto.

“La riforma odierna renderà le piattaforme online, come Alibaba, Amazon, Zalando e altri, attori chiave nel garantire che le merci vendute online nell’Ue siano conformi a tutti gli obblighi doganali, anziché far ricadere l’onere sul consumatore finale come avviene attualmente”, ha spiegato Gentiloni. “Dovranno fornire prove di ciò attraverso l’hub dei dati doganali dell’Ue”, ha detto. E, “un’altra buona notizia per i consumatori dell’Ue”, è che “le piattaforme dovranno anche addebitare i dazi doganali e l’Iva al momento dell’acquisto e rimetterli alle autorità nazionali. Ciò significa che i consumatori non saranno più colpiti da spese nascoste o da un inatteso lavoro di ufficio”. “Ogni anno entrano nell’Ue circa un miliardo di piccoli acquisti online, due terzi dei quali provenienti dalla Cina” e “questo numero è destinato a crescere“, ha ricordato Gentiloni. “Già oggi i pacchi di e-commerce rappresentano oltre il 73% di tutte le dichiarazioni doganali. Dobbiamo agire con decisione”.

Fonte: Shipmag.it

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