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Fincantieri in corsa per la costruzione della nave oceanografica della Marina Militare

La nuova nave, destinata a prendere il posto della “Ammiraglio Magnaghi”, avrà anche il compito di aggiornare la cartografia nautica

Fincantieri in corsa per la costruzione della nave oceanografica della Marina Militare

La procedura di valutazione delle offerte si è conclusa assegnando a Fincantieri un punteggio complessivo di 100/100 candidando così il gruppo navalme

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La procedura di valutazione delle offerte si è conclusa assegnando a Fincantieri un punteggio complessivo di 100/100 candidando così il gruppo navalmeccanico italiano ad aggiudicarsi la gara per la futura nave oceanografica maggiore della Marina Militare.

Il valore della gara è di 284 milioni di euro, di cui 9 milioni in opzione.

Con l’aggiudicazione, deliberata alla fine di novembre, può quindi prendere finalmente il via il processo che porterà la flotta della Marina Militare a dotarsi della sua nuova ammiraglia, destinata a prendere il posto della Magnaghi, in vista del suo prossimo pensionamento.

Ne dà notizia ShippingItaly che ricorda anche l’iter non privo di ostacoli per l’individuazione del cantiere che dovrà occuparsi della costruzione della nave.

Inizialmente la gara stabiliva un tetto di 281 milioni per la progettazione e costruzione della Niom e per i relativi servizi di supporto logistico, poi la Direzione navale degli armamenti della Marina aveva bloccato la procedura, per decidere in seguito di varare una nuova gara in cui l’impegno di spesa risultava alleggerito a 259 milioni di euro.

La gara però andò deserta e a settembre ‘22 la procedura si è riaperta definendo in 284 milioni il budget a disposizione.

La nave avrà una lunghezza di 105 metri, 18 di larghezza, una propulsione full electric in grado di garantire una velocità massima di 15 nodi e un’autonomia di 7.000 miglia e 145 posti letto.

Il progetto nell’ottobre del 2020 aveva anche ottenuto un finanziamento da parte della Bei (Banca Europea degli Investimenti), che supporterà con un prestito da 220 milioni di euro la costruzione della nave oceanografica maggiore nonché di due unità più piccole che opereranno nel Mediterraneo.

Come detto la futura imbarcazione dovrà sostituire la Magnaghi, oggi in servizio, che venne consegnata all’inizio degli anni 70 dal Cantiere navale di Riva Trigoso che – oggi – è parte di Fincantieri.

Fonte: nordesteconomia.geocal.it

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