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Mediobanca: Fincantieri può crescere anche con un deleveraging limitato

La banca d'affari ha assunto una visione più conservativa sulla conversione di cassa della società, vista impattata da maggiori esigenze di capitale circolante. Il pagamento dell'acconto sull'ordine dell'Indonesia, stimato in 0,2-0,3 mld di euro, arriverà nel 2023. Di conseguenza, la stima di indebitamento netto per quest'anno sale a 2,5 mld rispetto agli 1,9 mld attesi a fine 2021 (conti l'8 marzo). Il target price scende a 0,68 euro e il rating resta neutral

Mediobanca: Fincantieri può crescere anche con un deleveraging limitato

Crescita anche con un deleveraging limitato. Così Mediobanca Securities intitola una nota di oggi su Fincantieri in vista della pubblicazione dei cont

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Crescita anche con un deleveraging limitato. Così Mediobanca Securities intitola una nota di oggi su Fincantieri in vista della pubblicazione dei conti 2021 il prossimo 8 marzo dopo la chiusura del mercato. “Ci aspettiamo che il gruppo fornisca una solida performance, guidata da diversi fattori, tra cui il miglioramento dell’efficienza, l’aumento dei prezzi delle crociere e il maggior contributo di Naval. Nonostante questo, crediamo che la preoccupazione principale tra gli investitori rimanga il potenziale impatto che l’inflazione dei costi delle materie prime potrebbe avere sulla redditività 2022 della società”, ha affermato la banca d’affari.

Ma il gruppo ha indicato più volte che l’impatto dovrebbe essere modesto e che è improbabile che intacchi la crescita del margine ebitda. Soprattutto, “crediamo che il backlog di Naval possa sorprendere positivamente gli investitori, sostenendo una crescita costante dei ricavi e del margine nei prossimi anni. Guardando a quest’anno, prevediamo un ulteriore aumento dei ricavi e dei margini. Tuttavia, dopo aver rivisto le nostre previsioni, ora prevediamo una conversione di cassa più bassa, che porta a stime più alte sul debito netto nel 2022/2023. Per cui, il limitato deleveraging che vediamo quest’anno rispetto al 2020 potrebbe continuare a rappresentare un vento contrario per le azioni”, ha avvertito Mediobanca che pertanto mantiene il rating neutral sul titolo Fincantieri con un prezzo obiettivo tagliato del 3% da 0,70 a 0,68 euro (+0,89% a 0,5645 euro il titolo al momento in borsa).
Scendendo più nel dettaglio, i ricavi dell’esercizio 2021 sono visti a 6,9 miliardi, in aumento del 17% anno su anno. Anche l’ebitda è visto salire a 493 milioni, livello che implica un margine del 7,2% (5,3% nell’esercizio 2020). “Nell’esercizio prevediamo che Fincantieri genererà un utile netto adjusted positivo di 95 milioni dalla perdita di 38 milioni del 2020. La nostra previsione di indebitamento netto adjusted a fine 2021 è di 1 miliardo o 1,9 miliardi con i prestiti per i lavori di costruzione, il che implica un leverage di 2,0x, in calo rispetto al 3,4x del 2020. Prevediamo nuovi ordini per 4,4 miliardi, -3% anno su anno, a causa di una minor attività commerciale nel business crociere, solo in parte compensata da una solida performance della divisione ESS”, ha stimato la banca d’affari.

Mediobanca ha aumentato le stime di ebitda 2021/2022/2023 del +3%/+4%/2% per riflettere principalmente la solida performance nel business della costruzione di navi, grazie al contributo più elevato di Naval e al miglioramento dei prezzi per la divisione Cruise. Tuttavia, ha precisato, “ora stiamo assumendo una visione più conservativa sulla conversione di cassa della società, che vediamo impattata da maggiori esigenze di capitale circolante. Ci aspettiamo anche che il pagamento dell’acconto sull’ordine dell’Indonesia, che stimiamo in 0,2-0,3 miliardi di euro, arrivi nel 2023. Di conseguenza, abbiamo rivisto al rialzo le nostre previsioni di indebitamento netto per quest’anno e il prossimo. In base alle nuove stime, Fincantieri è quotata a 6,5X il multiplo prezzo/utile 2022″.

Il management di Fincantieri ha già anticipato che si aspetta un totale di 20 consegne per il 2021, 27 nel 2022 e 23 nel 2023. Con i risultati del 2021, Mediobanca è convinta che il gruppo fornirà anche una nuova guidance per il 2022. “Avendo rivisto le nostre previsioni, continuiamo a vedere una crescita del 13% dei ricavi quest’anno a 7,8 miliardi, con un ebitda di 566 milioni. Ciò implica un margine del 7,3% dal 7,2% stimato per il 2021. Tuttavia, ci aspettiamo anche che l’indebitamento netto totale aumenti a 2,5 miliardi rispetto agli 1,9 miliardi attesi a fine 2021, il che implica  un leverage di 4,5x a fine 2022 da 3,8x di fine 2021”, ha concluso Mediobanca.

Fonte: Milano Finanza

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