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Lavoro agile per i fragili e i genitori con figli under 14

Si va verso una proroga al 31 dicembre 2023 nel privato, mentre continua la penalizzazione del lavoro pubblico.

Lavoro agile per i fragili e i genitori con figli under 14

La Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato in sede referente sul Disegno di legge di conversione

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La Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato in sede referente sul Disegno di legge di conversione del Decreto legge lavoro (Atto Senato n. 685) ha approvato un emendamento che prevede la proroga al 31 dicembre 2023 del lavoro agile “garantito” per i lavoratori fragili come individuati, in modo assolutamente restrittivo, purtroppo, dal famigerato DM Brunetta-Orlando e per i genitori con figli under 14 del settore privato.

Per i pubblici dipendenti invece gli emendamenti presentati non sono stati al momento approvati in quanto la motivazione addotta è stata la solita: mancherebbero le coperture economiche, dal momento che la Ragioneria generale dello stato considera un costo l’operazione per la sostituzione, soprattutto del personale scolastico che si avverrebbe di tale disposizione . Valutazione in gran parte speciosa in quanto lo svolgimento della prestazione da remoto non prevede nella quasi totalità dei casi alcuna sostituzione.

In pratica, nonostante nelle Pubbliche Amministrazioni nei mesi della pandemia e in quelli immediatamente successivi siano stati effettuati ingenti investimenti in dotazioni informatiche e nell’acquisizione di personal computer portatili, non solo assistiamo ad un generale restringimento degli istituti del lavoro da remoto a regime, ma addirittura si arriva ad una nuova, ulteriore, penalizzazione dei pubblici dipendenti.

Eppure è evidente come molte delle attività svolte siano assolutamente “smartabili” e un ulteriore impulso in tale direzione non solo migliorerebbe la qualità della vita e la conciliazione vita lavoro, ma andrebbe nella direzione da sempre auspicata di una maggiore fruibilità dei servizi all’utenza, dal momento che le attività quando sono fortemente digitalizzate, possono esserle sia in fase di lavorazione che di fruizione.

Al di là delle chiacchiere e delle affermazioni di facciata, registriamo con preoccupazione il persistere di posizioni oscurantiste e datate, che rischiano di far tornare indietro di anni i processi di modernizzazione e di democratizzazione delle Amministrazioni. E anche nel campo del rafforzamento degli organici, oggetto di un depauperamento costante negli anni, non assistiamo ad una vera inversione di tendenza, come sarebbe necessario, quanto piuttosto ad operazioni di mero ricollocamento da spoil system, o al proliferare di centinaia di posizioni di nuovi vertici, che non sono certamente il primo, o il principale problema.

Nella seduta della Commissione Lavoro del 14 giugno saranno esaminati altri emendamenti che prevedono per i dipendenti pubblici la proroga al 30 settembre 2023 (Lega) o al 31 dicembre 2023 (Mov 5 stelle), che al momento, come dicevamo, pare non raccolgano il consenso del Governo come evidenziato dal Ministro Zangrillo in una recente intervista rilasciata alla stampa.

Come FLP siamo già intervenuti presso i gruppi parlamentari per impedire l’ennesima discriminazione e continueremo in ogni caso la nostra iniziativa, ove dovesse servire, sia in Aula al Senato che nell’altro ramo del Parlamento, prima della definitiva approvazione della legge di conversione.

Fonte: Flp.it

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