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Startup innovative: i dati del report Mise

La presenza di startup innovative non solo incide in maniera positiva sul mercato, ma ha l’effetto di rinnovare il tessuto connettivo del nostro Paese e di rivoluzionare il modo di fare impresa. I dati dell’ultimi report redatto dal Ministero dello sviluppo economico con InfoCamere e Unioncamere, numeri alla mano, registrano una crescita costante del settore

Startup innovative: i dati del report Mise

Secondo quanto riportato nell’ultimo report redatto dal Ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con InfoCamere, Unioncamere, il numero di

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Secondo quanto riportato nell’ultimo report redatto dal Ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con InfoCamereUnioncamere, il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese è pari a 14.077, registrando una crescita di 45 unità (+0,3%) rispetto al trimestre precedente.

La presenza di startup innovative non solo incide in maniera positiva sul mercato, ma ha l’effetto di rinnovare il tessuto connettivo del nostro Paese e di rivoluzionare il modo di fare impresa: il dato che emerge con forza è il crescente capitale sociale sottostante alle startup – in aumento rispetto al primo trimestre (+24,5 milioni di euro, +2,68% in termini percentuali) -, attestandosi ora a quota 938,0 milioni di euro per un capitale medio pari a 64.898 euro impresa.
D’altro canto, invece, bisogna tenere presente come sia naturale registrare un calo fisiologico per le imprese a elevato contenuto tecnologico, poiché hanno tempi più lunghi di accesso al mercato e l’incidenza delle società in perdita è maggiore. Ma, nonostante tale dato, la percentuale delle startup innovative (pari a oltre il 52,9%) risulta sensibilmente più elevata rispetto a quella rilevabile tra le nuove società di capitali non innovative (pari al 36,2%). Inoltre, le startup innovative sono contraddistinte da compagini significativamente più ampie rispetto alle altre nuove società di capitali: in media ciascuna startup ha 4,8 soci, contro i 2,1 riscontrati tra le altre nuove imprese.
Rilevante è il posizionamento tra le regioni del Trentino-Alto Adige, al primo posto con la più elevata incidenza di start-up innovative, mentre tra le città è Milano la provincia in cui è localizzato il numero più elevato di startup innovative, seguita poi da Roma, come unica altra provincia oltre quota mille (1.535 startup, 10,9% nazionale).

Tali dati sono la riprova di come città e regioni che investono maggiormente in innovazione tecnologica siano anche quelle più compatibili al proliferare di queste imprese. Inoltre, da un punto di vista di rendimento monetario, le startup innovative generano in media 22 centesimi di valore aggiunto per ogni euro di produzione, un dato di per sé lievemente inferiore rispetto a quello delle altre società (25 centesimi). Ancora una volta, facendo riferimento alle imprese in utile, le startup generano, per contro, più valore aggiunto sul valore totale della produzione rispetto alle società di capitali: 33 centesimi contro 28.

La crescente presenza di start-up innovative nel nostro Paese è dunque il segno di una consolidata presa di coscienza da parte del nostro Paese di come innovazione tecnologica e sviluppo non siano in contrapposizione, ma strettamente correlati nella realizzazione di un’economia all’avanguardia in grado di concorrere con quella degli altri Paesi.

Fonte: Formiche.net

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