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Fate pulizia nel vostro comodino. Arriva il cassetto delle garanzie digitali

Tra le Insurtech premiate all’ultima Zurich Innovation Championship, Garanteasy è la piattaforma in cloud dove tenere in ordine le garanzie dei prodotti acquistati. La Ceo: “L’assicurazione del futuro deve essere trasparente e di facile comprensione”

Fate pulizia nel vostro comodino. Arriva il cassetto delle garanzie digitali

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Dall’app antibullismo alla piattaforma che mette a disposizione di aziende e utenti tutti i dati sulla mobilità smart. Sono dodici le startup che prenderanno parte alla fase finale della Zurich Innovation Championship, una competizione dedicata ai nuovissimi attori del mercato assicurativo su scala globale. Tra queste c’è anche Garanteasy, Insurtech italiana che si è qualificata vincendo la categoria Insurance Reimagined, grazie alla sua web app dove gli utenti possono ritrovare facilmente le garanzie dei prodotti acquistati. “Stiamo parlando del cassetto digitale di tutte le garanzie” racconta ad HuffPost Carmela Magno, co-founder e Ceo di Garanteasy. Spazio di archiviazione in cloud ma non solo: Garanteasy ti avvisa anche delle prossime garanzie in scadenza e supporta il cliente anche in caso di prodotti difettosi, il tutto in maniera semplice e con pochi click. “Grazie a noi il consumatore è più tutelato ma al tempo stesso anche il negoziante ottiene un grande vantaggio: la garanzia non è una seccatura in più, ma semplicemente un altro strumento grazie al quale fidelizzare i clienti”.

Vi sarà capitato più volte. Quando compriamo un televisore, uno smartphone o un elettrodomestico siamo sempre molto euforici per il nuovo acquisto. Così tanto, a volte, di non badare all’importanza della garanzia. Il telefono potrebbe non funzionare, il pc essere difettoso. Ma se non abbiamo conservato quel documento fondamentale, difficilmente sarà possibile farlo riparare oppure restituirlo con la speranza di un rimborso. C’è chi è previdente e in casa, magari in un cassetto del comodino, tiene tutte le garanzie e gli scontrini delle cose che ha acquistato. Mossa intelligente, ma che comunque è portatrice di ulteriori problemi: passano gli anni e le scartoffie si accumulano. Alcune diventano inutili e di altre ci siamo perfino dimenticati l’esistenza. È per questi motivi che qualcuno doveva pensare ad una soluzione, ad un “cassetto digitale” delle garanzie. Garanteasy è un esempio.

Forse avete intravisto il suo logo in qualche catena di negozi di elettronica. “Sono circa una settantina i negozi ed e-commerce italiani che offrono Garanteasy ai propri clienti” sottolinea la Ceo Carmela Magno. “Trony, Euronics e altri. Quando acquistate un prodotto in una di queste realtà è possibile aggiungere anche il nostro servizio”. Quando è il momento di pagare, in cassa vi propongono di aggiungere al prezzo di qualche euro – dipende dal negozio – il servizio di Garanteasy. A meno che questo non sia già inclusa nel prezzo. “A quel punto il consumatore non dovrà fare nulla. Ci pensa il negoziante, che trasmette a Garanteasy i codici dei prodotti venduti ed in maniera automatica vengono caricati tutti i dati necessari sulla nostra piattaforma cloud”. Manuali, fotografie del prodotto acquistato, le garanzie legali e quelle convenzionali, cioè quelle rispettivamente offerte da venditore e produttore ed eventuali estensioni di garanzia.

Tutte le informazioni sugli acquisti fatti, al sicuro online sulla web app di Garanteasy, facilmente accessibile in ogni momento. “È come se il cassetto delle garanzie si fosse trasferito online. Un modo efficace per far risparmiare carta, spazio e tempo”. Oltre che per tenere tutto in ordine. “Trasparenza e facile comprensibilità sono le caratteristiche della piattaforma” dice Magno, originaria della Basilicata e per anni coinvolta nella prototipazione di Scontrinando, applicazione nata nel 2011, una sorta di “avo” di Garanteasy. All’epoca il problema era la carta chimica sulla quale venivano stampati gli scontrini. Passavano anche pochi mesi dall’acquisto e le informazioni stampate risultavano sbiadite e dunque illeggibili. Con Scontrinando era possibile caricare online le foto della garanzia e così salvaguardare la sua utilità anche con il passare del tempo.

Più di dieci anni dopo, l’evoluzione in Garanteasy, più di 300 mila utenti iscritti e un milione e mezzo di garanzie archiviate in cloud. “Affiliare altri negozi è il nostro obiettivo. Una bella sfida, perché bisogna convincerli che la garanzia non è un costo. Anzi, è marketing. un’opportunità di fidelizzare i clienti”. Quest’anno, a marzo, la vittoria per l’Insurance Reimagined alla Zurich Innovation Championship, la fama internazionale, un premio da 100 mila dollari per progettare, testare e lanciare nuovi prodotti assicurativi insieme al gigante assicurativo svizzero. Garanteasy potrà ora accedere alla fase intensiva dell’accelerazione, della durata di tre mesi, durante i quali beneficeranno del supporto di dirigenti ed esperti Zurich. Classico caso di coopetition, dove le tradizionali compagnie assicurative cooperano insieme alle nuove Insurtech. Le prime mettono capitali e solidità, le seconde la voglia di innovare.

“Un riconoscimento internazionale importantissimo” afferma entusiasta Carmela Magno. Sì, perché insieme a Garanteasy, ad uscire vincitori dalla stessa categoria ci sono aziende già affermate a livello globale come Keepers.ai e Caruso. La prima è un’app antibullismo israeliana, con la quale i genitori di giovanissimi utenti dei social vengono avvisati automaticamente quando i figli minorenni vengono a contatto con contenuti pericolosi e a rischio bullismo. La seconda è un’azienda tedesca nata nel 2017 con l’intento di garantire il libero accesso ai dati delle smart car a cittadini, aziende e compagnie assicurative. Anche in quest’ultimo caso, l’idea che muove le nuove Insurtech è sempre la stessa. Collaborare sì con i giganti dell’assicurazione, ma costruire un ecosistema dove l’assicurato sia sempre più “ascoltato” dalle compagnie. Nelle parole di Magno: “L’assicurazione che noi immaginiamo per il futuro segue un’unica regola d’oro: rendere semplice la vita al consumatore, adattandoci alle sue esigenze. E non il contrario”.

Fonte: Huffpost.it

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