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Pnrr: dall’ Ue ok preliminare alla prima rata di aiuti da 21 miliardi all’ Italia

Il via libera dovrà essere confermato dal Comitato Economico-Finanziario: raggiunti 51 obiettivi, ma ne mancano altri 100 per ottenere ulteriori 40 miliardi. L’erogazione dei fondi prevista entro metà aprile. Ursula von der Leyen: “Intraprese importanti iniziative su PA, giustizia e digitalizzazione”

Pnrr: dall’ Ue ok preliminare alla prima rata di aiuti da 21 miliardi all’ Italia

La Commissione Europea promuove l’Italia e daà il primo ok per lo sblocco di finanziamenti per 21 miliardi di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Re

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La Commissione Europea promuove l’Italia e daà il primo ok per lo sblocco di finanziamenti per 21 miliardi di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr):  di questi 10 miliardi sono sovvenzioni, mentre i rimanenti 11 corrispondono a prestiti che fanno parte del Recovery and Resilience Facility, strumento per la ripartenza dopo l’emergenza Covid-19 previso dal programma NextGenerationEu. L’erogazione dei fondi potrebbe a questo punto avvenire nella prima metà del mese di aprile, dopo l’ok del Comitato economico-finanziario.

Il primo parere positivo della Commissione Ue si basa sulla roadmap presentata dall’Italia il 3 dicembre, che a fronte della richiesta della prima rata di fondi Ue – che riguardano anche investimenti per la digitalizzazione delle imprese – prevedeva il raggiungimento di 51 tra trappe e obiettivi per la Pubblica amministrazione, gli appalti pubblici, la giustizia, la revisione della spesa, l’istruzione terziaria, le politiche attive del mercato del lavoro, la legge quadro per rafforzare l’autonomia delle persone con disabilità, il sistema di audit e controllo per l’attuazione del Recovery and resilience facility.

La Commissione ha ora inviato la sua valutazione preliminare positiva sul raggiungimento da parte dell’Italia delle tappe fondamentali e degli obiettivi richiesti per questo pagamento al Comitato economico e finanziario (Cef), chiedendo il suo parere. A seguito del pronunciamento del Cef, la Commissione adotterà la decisione finale sull’erogazione del contributo finanziario.

“Oggi annunciamo un importante passo in avanti nell’implementazione del recovery plan italiano – afferma la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen – L’Italia ha fatto buoni progressi per ricevere i primi fondi del NextGenerationEu: così, appena arriverà l’approvazione degli Stati membri, l’Italia riceverà i primi 21 miliardi di euro. Il Paese, che è il più importante beneficiario di NextGeneratioEu, ha intrapreso un importante percorso di riforme nella pubblica amministrazione, nel public procurement, nella giustizia civile e penale, come anche nella digitalizzazione delle imprese. Continueremo a supportare l’Italia in questo ambizioso piano di ripartenza”.

“Congratulazioni all’Italia per aver raggiunto i primi 51 obiettivi del suo recovery plan – aggiunge Valdis Dombrovskis, executive Vice-President della Commissione Ue – Ora il Paese ha una chance unica per riguadagnare il prorpio status di potenza economica. Siamo lieti di sottolineare i progressi di queste prime riforme – prosegue – che aiuteranno a migliorare il Sistema economico nazionale, a rendere la pubblica amministrazione più efficiente e a rafforzare la resilienza economica”. Nel suo intervento Dombrovskis sottolineale riforme per la transizione green e il fatto che il Paese abbia investito “nella digitalizzazione delle imprese e del turismo”.

“Il Recovery and resilience facility   rappresenta un’occasione unica per l’Italia per costruire un’economia più sostenibile e una società più giusta – aggiunge Paolo Gentiloni, commissario Ue per l’Economia – Il nostro giudizio preliminare positivo mostra che l’implementazione del piano va nella giusta direzione. (…) Guardando oltre questo importante momento continuare nell’effetiva implementazione del piano sarà essenziale – conclude Gentiloni – cento obiettivi devono ancora essere raggiunti nel 2022, legati a ulteriori finanziamenti per 40 miliardi di euro. Raggiungere questi obiettivi è la chiave per compiere I cambiamenti strutturali necessari per portare l’economia italiana sul sentiero di una crescita stabile e duratura”.

Fonte: Corrierecomunicazione.it

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