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Borse europee viste al rialzo aspettando il blocco Ue all’export dei vaccini

Atteso per oggi un meeting tra i vertici del gruppo: all'ordine del giorno la possibilità di stoppare la distribuzione fuori da Paesi membri, una mossa rivolta direttamente contro il Regno Unito, che cerca compromessi pacifici. Piazza asiatiche contrastate col calo dei titoli tech. Ancora in sofferenza petrolio. Da seguire il titolo Essilorluxottica

Borse europee viste al rialzo aspettando il blocco Ue all’export dei vaccini

Prevista un'apertura al ribasso per le borse europee, con il focus degli investitori che sarà rivolto in prima battuta alla crescita dei casi di Covid

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Prevista un’apertura al ribasso per le borse europee, con il focus degli investitori che sarà rivolto in prima battuta alla crescita dei casi di Covid-19, e poi al meeting tra i leader del blocco Ue per discutere la possibilità di un blocco all’esportazione dei sieri. La mossa potrebbe colpire soprattutto il vicino (ed ex membro) Regno Unito, bloccando il programma di inoculazioni molto rapido messo in atto da Londra. Alla luce di ciò, ieri Ue e Uk hanno comunicato che nelle prossime 24 ore cercheranno di alleggerire le tensioni, trovando una soluzione vincente per tutti.

Sul versante degli sviluppatori, intanto, andrà seguita con attenzione AstraZeenca, che dopo aver sottoposto i dati sulla qualtà del vaccino ai regolatori statunitensi ha abbassato il tasso di efficacia del siero da 79% al 76%. La mossa ha fatto seguito alle critiche mosse da un comitato indipendente sul fatto che i precedenti numeri fossero frutto di dati troppo vecchi.

A livello di politica economica gli investitori attenderanno poi i discorsi della presidente Bce, Christine Lagarde, e del governatore della Bank of England, Andrew Bailey, che daranno indicazioni importanti sullo stato delle rispettive riprese economiche e sulla situazione dei tassi di interesse e dell’inflazione.

Si muovono contrastate le piazze asiatiche, con il Nikkei che guadagna il +1,14% e Shanghai e Hong Kong che perdono rispettivamente il -0,20% e -0,16% trainati dalla caduta dei titoli tech, che segue le perdite sul Nasdaq di ieri (-2,01%). In rosso, seppur più moderato, anche gli altri listini di Wall Street: l’S&P 500 ha chiuso le contrattazioni a -0,55%, mentre il Dow Jones ha terminato piatto a -0,01%. Per oggi i futures indicano una partenza al rialzo, che compenserà le pressioni di ieri sul listino tecnologico. Sempre negli Usa, gli investitori continueranno a guardare al rendimento del Treasury decennale, che ieri ha chiuso all’1,621%.

Sul fronte macro europeo è attesa la comunicazione relativa alla massa monetaria aggregata M3 destagionalizzata a febbraio, con il consenso che indica una crescita annua del +12,5%. Dall’altra parte dell’Atlantico verranno invece rilasciate informazioni sul pil del quarto trimestre 2020, con gli economisti che pronosticano una crescita anno su anno del +4,1%, e sulle richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione (previste 730 mila unità).

Petrolio di nuovo in sofferenza nei due indici di riferimento: il Wti in particolare perde il -2,08% a 59,91 dollari al barile, mentre il Brent lascia per strada il -1,80% a 63,25 dollari. Oro piatto a 1.730 dollari l’oncia, a differenza del bitcoin, che perde il -3,59% e scambia appena al di sotto dei 53.000 dollari. Euro in moderato recupero (+0,04%) nei confronti della divisa americana, a un cambio di 1,1816. Piatta la sterlina britannica, che cambia col biglietto verde a 1,3682.

Oggi il Mef comunicherà l’ammontare e le caratteristiche dei titoli di Stato a medio-lungo termine che saranno emessi il 30 marzo. Oltre a ciò, è prevista in giornata l’emissione di Btp short term a novembre 2022 con cedola allo 0% e ammontare tra 3,5 e 4 miliardi di euro, e un’altra di Btp indicizzati all’inflazione a maggio 2030 con cedola allo 0,4% e ammontare tra 750 milioni e 1,25 miliardi. In attesa di questi nuovi collocamenti ieri lo spread ha chiuso la giornata a 94 punti base.

A Piazza Affari da seguire ancora i conti di alcune delle principali quotate: sul Ftse Mib spiccano Buzzi Unicem (con preliminari diffusi il 9 febbraio) ed Exor. Importanti poi i bilanci di Iren e Cerved. Fuori dall’indice principale, da segnalare anche il passaggio dell’azienda healthcare Garofalo al segmento Star. Interessante infine, a livello europeo, il titolo Essilorluxottica, dopo che MF-Milano Finanza ha riportato che il patron del gruppo, Leonardo Del Vecchio, ha apportato un’importante modifica allo statuto della finanziaria lussemburghese dell’azienda in modo da avocare a sé grandi poteri nella nomina del suo successore.

Fonte: www.milanofinanza.it

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