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Videogiochi e terapia: la realtà aumentata diventa terapia per pazienti con sclerosi multipla

Videogiochi e terapia: la realtà aumentata diventa terapia per pazienti con sclerosi multipla

A cura di Monica Origgi Si sta cercando la possibilità di creare gemelli digitali per pazienti e per cercare di monitorare meglio la riabilitaz

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A cura di Monica Origgi

Si sta cercando la possibilità di creare gemelli digitali per pazienti e per cercare di monitorare meglio la riabilitazione moto-cognitiva, a questo progetto ci lavorano a Genova all’ Istituto Italiano di Tecnologia e Fondazione Sclerosi Multipla, grazie all’ impiego di speciali videogiochi. Infatti la Videogame Therapy, è una cosa seria, che permette a pazienti malati di sclerosi multipla,  malattia neurodegenerativa che intacca le funzioni cognitive e motorie e permette di essere utilizzato, come terapia riabilitativa. Pianificazione delle attività, recupero della memoria, concentrazione, destrezza manuale: giocare aiuta ad eseguire la riabilitazione, in modo più efficace.

Scenari sempre più complessi , sfide da affrontare e livelli di difficoltà, via via crescendo, permettono al paziente di ridurre la noia e alla ripetitività dei classici esercizi.

Il cuore del progetto è NRTWIN, il quale è stato presentato al Festival delle Scienze, dall’ Istituto Italiano delle Tecnologie di Genova, in collaborazione con la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, davanti a un pubblico incuriosito in 3D. Giocare con se stessi diventa una sfida e per il medico, un modo per monitorare i parametri clinici. L’ obiettivo, è quello di raccogliere dati per creare gemelli digitali dei pazienti per migliorare il piano terapeutico. Giocare permette di curarsi e si fa al tempo stesso, anche diagnosi: il medico ha la possibilità di capire se il paziente ha perso o recuperato delle due funzioni, motoria o cognitiva.

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