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Sclerosi multipla, una app per valutare i sintomi cognitivi

Problemi di memoria e di attenzione possono colpire fino al 75% delle persone con SM. DIGICOG è una app in fase di sviluppo che potrà essere utilizzata da medici e pazienti per monitorarli

Sclerosi multipla, una app per valutare i sintomi cognitivi

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Difficoltà a rimanere concentrati e a ricordare. A volte una lentezza nel recepire ed elaborare le informazioni che arrivano dall’ambiente. Sono questi alcuni dei problemi cognitivi che colpiscono fino al 75% delle persone con sclerosi multipla, e che hanno un impatto pesantissimo sulla loro qualità di vita. Identificarli precocemente, trovando le strategie più adeguate per contrastarle, può cambiare il vissuto dei pazienti e dei loro caregiver. E l’aiuto potrebbe venire anche dalla tecnologia, grazie a una app: si chiama DIGICOG ed è pensata proprio per valutare i sintomi cognitivi nelle persone con SM e altre malattie neurodegenerative.

 

I test per le valutazione delle funzioni cognitive

DIGICOG è l’acronimo di DIGItal assessment of COGnitive impairment in Multiple Sclerosis e lo strumento, ideato dai ricercatori della Fondazione italiana sclerosi multipla (FISM), è ancora in fase di realizzazione. A regime dovrebbe contenere quattro test per la valutazione degli aspetti cognitivi legati alla memoria verbale, alla velocità di elaborazione delle informazioni, al linguaggio e alla memoria visuo-spaziale (quest’ultima già valutabile nella versione in costruzione della app, accessibile qui). Come? Per esempio invitando il paziente a ricordare la posizione di alcuni pallini su una scacchiera.

La app è stata pensata sia come strumento di valutazione per i clinici a fianco dei pazienti che come strumento di autovalutazione da parte delle persone con SM, che potranno accedervi da smartphone e tablet. Proprio la valutazione è il primo passo per lo sviluppo di strategie di intervento personalizzate, come ha spiegato Jessica Podda, ricercatrice Fism che ha partecipato al progetto: “Clinico, persona con SM e caregiver giocano nella stessa squadra. Potrebbe essere opportuno modificare ed adattare il contesto in cui vive il paziente inserendo aiuti esterni, quali calendari, lavagne o contenitori personalizzati per le medicine, e il caregiver deve essere a conoscenza del quadro clinico della persona con SM e dei suoi bisogni riabilitativi”.

Il valore aggiunto della partecipazione dei pazienti

Oltre a proporsi come strumento di monitoraggio continuo da remoto, facile e veloce, DIGICOG rappresenta anche uno degli esempi più chiari del valore aggiunto della partecipazione diretta dei pazienti alla valutazione – e quindi alla gestione – della loro patologia, come ha ricordato Giampaolo Brichetto, Coordinatore della Ricerca in Riabilitazione FISM, Direttore Sanitario del Centro di Riabilitazione AISM Liguria. “Stiamo vivendo una trasformazione tecnologica e digitale nella medicina, che porterà ad avere strumenti sempre più avanzati di valutazione della sclerosi multipla. AISM con la sua Fondazione sta portando avanti diversi progetti in questo ambito, di cui fa parte anche DIGICOG-MS, che coinvolge aspetti tecnologici ma anche di autogestione della patologia, tramite l’utilizzo di dati auto-riportati dai pazienti. Questo ci permette di portare avanti un aspetto molto importante, ovvero la scienza della persona, cioè di come la persona percepisce la patologia, attraverso strumenti di reportistica di valore scientifico come i Patient Reported Outcomes”.

Fonte: Huffpost.it

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