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Navigando su Geostac, l’equivalente di Google Maps per i pianeti del Sistema solare

Ecco dove trovare le scansioni più aggiornate delle superfici di otto pianeti (più Plutone), di diciassette satelliti e di quattro asteroidi

Navigando su Geostac, l’equivalente di Google Maps per i pianeti del Sistema solare

Fonte: Focus.it Partiamo da un assunto: nel 2006 fu inaugurato Google Mars, il corrispettivo del ben più noto Google Maps, per l'esplorazione d

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Fonte: Focus.it

Partiamo da un assunto: nel 2006 fu inaugurato Google Mars, il corrispettivo del ben più noto Google Maps, per l’esplorazione del suolo marziano, mentre Google Moon esordì nel 2009 all’interno di Google Earth (programma gemello di Maps), per farci curiosare nei luoghi dove Neil Armstrong e soci atterrarono quarant’anni prima.

Se vogliamo avere una panoramica completa del nostro Sistema solare, però, dobbiamo affidarci al sito dell’USGS, l’Istituto geologico degli Stati Uniti, che nella sezione Geostac raccoglie le scansioni più aggiornate delle superfici di otto pianeti (più Plutone), di diciassette satelliti e di quattro asteroidi (Ceres, Bennu, Ryugu, Vesta)

COSÌ VICINI, COSÌ LONTANI. Grazie alle migliaia di foto scattate negli ultimi decenni, principalmente dalle sonde lanciate della Nasa e dall’ Esa, è stato possibile mappare i principali “oggetti” del Sistema solare, ovviamente con diversi gradi di dettaglio.

Si va dalle 19 mappe della superficie lunare alle 14 di Marte, fino a quelle singole e imperscrutabili di Giove, Saturno, Nettuno e Urano, troppo lontani dalla Terra e troppo differenti (sono classificati come giganti gassosi) per essere visionati allo stesso modo degli altri corpi celesti.

ZOOM SPAZIALI. Il sito offre diverse tipologie di visualizzazione (sferica o piana) e prospettive, oltre alla possibilità di zoomare sui rilevamenti più approfonditi, scegliendo sonda per sonda quali ispezionare.

Per ogni porzione di pianeta o asteroide, utilizzando i metadati contenuti nella colonna posta a destra della schermata, è possibile risalire al momento esatto dello scatto, mentre per spostarsi da una mappa all’altra e da un pianeta all’altro basta usufruire dei menu a tendina, il principale dei quali è posto in alto a sinistra.

A PROPOSITO DI MARTE. Grazie ai piani della Nasa di tornare a breve sulla Luna, con lo scopo di spedire in un prossimo futuro un equipaggio su Marte, le attività delle sonde sono state ultimamente intensificate, così come è cresciuta anche la qualità delle immagini da esse restituite. Recentemente, per esempio, il Mars Reconnaissance Orbiter ha fornito una quantità enorme di dati che hanno permesso di dettagliare al meglio la mappa del Pianeta Rosso ad alta risoluzione.

 

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