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Come va Fincantieri lasciata da Bono?

Come va Fincantieri lasciata da Bono?

L’Ebitda è cresciuto del 17,2% a 118 milioni di euro. E, nonostante l’aumento dei prezzi delle materie prime, l’Ebitda margin rimane al 7,0% (come l’a

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L’Ebitda è cresciuto del 17,2% a 118 milioni di euro. E, nonostante l’aumento dei prezzi delle materie prime, l’Ebitda margin rimane al 7,0% (come l’anno scorso).

Sono i principali risultati dei conti approvati ieri dal cda del colosso della cantieristica, l’ultimo cda presieduto da Giampiero Massolo e guidato da Giuseppe Bono. Al loro posto arriveranno infatti rispettivamente il generale Claudio Graziano e Pierroberto Folgiero.

“Lascio dopo vent’anni orgoglioso di aver guidato il Gruppo fino al raggiungimento di posizioni di leadership mondiale nei principali settori in cui opera, anche grazie ad una squadra che non ha eguali al mondo” ha commento l’ad uscente di Fincantieri, Giuseppe Bono. “I risultati di questo trimestre, in continuità con quelli del bilancio, mostrano un Gruppo in buona salute da un punto di vista patrimoniale e finanziario, con un notevole carico di lavoro che dà visibilità per i prossimi anni. Tale carico di lavoro sarà realizzato in un momento particolarmente complesso come quello che stiamo vivendo, che sconta il perdurare dell’aumento del costo delle materie prime in un quadro di crisi geopolitica preoccupante”, ha aggiunto.

Per l’intero anno il gruppo di Trieste prevede di mantenere il pieno regime produttivo con una crescita dei ricavi superiore alle attese prima della pandemia e di consolidare la marginalità.

I RICAVI

Al 31 marzo 2022 il gruppo ha registrato ricavi pari a 1,6 miliardi di euro, in aumento del 17,8% rispetto al primo trimestre 2021. Risultano in linea con le previsioni per lo sviluppo dell’attuale portafoglio ordini.

“Tali risultati rispecchiano il positivo andamento di tutti i settori in cui opera il Gruppo” sottolinea Fincantieri. In particolare, il settore Shipbuilding consolida l’andamento già registrato nel 2021 e cresce del 6,0% grazie agli elevati volumi di produzione dei cantieri italiani. Anche i ricavi di Offshore e navi speciali risultano in aumento del 98,7%, a conferma dell’”efficace strategia di riposizionamento del Gruppo nella costruzione di navi speciali per il settore eolico offshore”.

Sistemi, Componenti e Servizi presenta un incremento dei ricavi pari al 31,4% trainato dall’area di business Infrastrutture, anche grazie alla acquisizione del gruppo FINSO avvenuta nel secondo semestre 2021.

Al lordo dei consolidamenti, Shipbuilding contribuisce per il 71% (78% nel primo trimestre 2021); Offshore e Navi speciali per il 10% (5% nel primo trimestre 2021) e Sistemi, Componenti e Servizi per il 19% (17% nel primo trimestre del 2021) sul totale ricavi e proventi di Gruppo.

L’EBITDA

L’Ebitda si attesta a 118 milioni euro, in crescita del +17,2% rispetto ai 101 milioni al 31 marzo 2021. Positivo anche l’Ebitda margin al 7,0% (stabile rispetto al 7,0% al 31 marzo 2021) nonostante il perdurare dell’aumento dei prezzi delle materie prime.

DEBITO

Passando alla posizione finanziaria netta consolidata, questa presenta un saldo negativo (a debito) per 940 milioni di euro, contro gli 859 milioni di euro al 31 dicembre 2021. Ma è “coerente con i volumi di produzione sviluppati dal Gruppo nel corso del trimestre” sottolinea Fincantieri.

CARICO DI LAVORO

Il carico di lavoro complessivo è pari a 34,4 miliardi di euro, circa 5,2 volte i ricavi del 2021 con ordini acquisiti per euro 0,5 miliardi. Il backlog al 31 marzo 2022 è pari a euro 24,8 miliardi (26,5 miliardi a marzo 2021) con 93 navi in portafoglio e il soft backlog a circa euro 9,6 miliardi.

LE PREVISIONI DEL GRUPPO

Infine, per l’anno in corso Fincantieri prevede “il pieno regime produttivo con una crescita dei ricavi superiore alle attese prima della pandemia e di consolidare la marginalità”. Il gruppo stima la Posizione finanziaria netta per il 2022 in linea con i valori di fine anno 2020.

Nello specifico, per quanto riguarda il settore Shipbuilding, il Gruppo prevede la consegna nel 2022 di 15 navi; 7 da crociera (tra cui la Discovery Princess, consegnata a gennaio nel cantiere di Monfalcone)

e 8 unità appartenenti all’area di business delle navi militari. A gennaio il gruppo ha consegnato infatti il pattugliatore (OPV) “Musherib”  per il Ministero della Difesa del Qatar. Mentre a marzo la Marina militare italiana ha ricevuto il primo Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA) “Paolo Thaon di Revel”.

Riguardo al settore delle crociere, Fincantieri conferma la previsione del pieno ritorno all’operatività.

Fonte: Startmag.it

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