La FLP porge il benvenuto all’Onorevole Paolo Zangrillo come nuovo Ministro per la Pubblica Amministrazione e gli augura buon lavoro” - accoglie così
La FLP porge il benvenuto all’Onorevole Paolo Zangrillo come nuovo Ministro per la Pubblica Amministrazione e gli augura buon lavoro” – accoglie così Marco Carlomagno, Segretario Generale dell’FLP, la nomina del nuovo Ministro.
“In questo momento le Amministrazioni centrali e territoriali dello Stato sono chiamate a uno sforzo eccezionale per realizzare gli ambiziosi progetti del PNRR e rendere concretamente possibile l’accesso ai fondi e ai finanziamenti per molte delle azioni legate alla sua attuazione. L’insediamento del nuovo Governo impone quindi che le questioni relative al buon funzionamento della PA, alla valorizzazione del lavoro pubblico, al riconoscimento del ruolo del personale e alla sua centralità nei processi di riforma del Paese, vengano riaffermati e messi al centro dell’agenda di Governo”, è l’invito del Segretario Generale. Lo scenario in cui questo però deve realizzarsi, a distanza di più di un anno dall’avvio, è però ancora assolutamente problematico.
Decenni di tagli, di mancati investimenti, di sottovalutazione del ruolo dello Stato e delle sue funzioni, hanno drammaticamente impoverito la capacità e il funzionamento delle diverse Amministrazioni, che se oggi faticano ad assolvere i compiti ordinari e routinari, certamente si troveranno in particolare difficoltà nel momento in cui dovranno gestire gli oneri straordinari introdotti dal PNRR.
Dichiara Carlomagno: “Per la FLP non si può rimandare oltre la questione dei livelli salariali, assolutamente insufficienti, falcidiati da più di un decennio di blocco contrattuale e da incrementi irrisori basati su tassi di inflazione programmata e su indici di adeguamento al netto dell’andamento dei prezzi petroliferi – stimati poco più dell’1,5 % annuo – a fronte di un’inflazione che ormai supera le due cifre”. Aggiunge inoltre: “Ma ci sono anche altre priorità che richiedono un intervento: è necessario prevedere una stagione di nuove assunzioni, non precarie o a termine; dare effettività e concretezza al nuovo ordinamento professionale del personale; investire sulla digitalizzazione delle Amministrazioni, la reingegnerizzazione dei processi e, soprattutto, sulla interoperabilità delle banche dati; implementare nuovi modelli organizzativi che incentivino il lavoro per obiettivi, la trasversalità delle competenze, il lavoro di gruppo e l’autonomia professionale. In questa ottica, il lavoro agile rappresenta uno strumento fondamentale e l’esperienza di questi anni non deve essere abbandonata.”