Dal 15 ottobre saranno otto le condizioni per lo smartworking nella Pa. Tra la metà e la fine di ottobre tutti i dipendenti pubblici torneranno a lavo
Dal 15 ottobre saranno otto le condizioni per lo smartworking nella Pa. Tra la metà e la fine di ottobre tutti i dipendenti pubblici torneranno a lavorare in presenza. Si partirà con la presenza in servizio del personale di sportello o addetto a ricevere gli utenti e nei settori che erogano servizi all’utenza.
La bozza di decreto per il rientro in presenza dei lavoratori della Pa entro il 30 ottobre messa a punto dal ministro Renato Brunetta prevede pertanto flessibilità negli orari, anche in deroga al contratto nazionale. Il lavoro agile sperimentato durante la pandemia diventerà l’eccezione.
La prima condizione per lo smart working sarà quella di non ridurre la fruizione dei servizi. Il lavoro in presenza dovrà essere prevalente e le amministrazioni dovranno provvedere alla rotazione del personale. Dovranno inoltre dotarsi di una piattaforma digitale o di un cloud per garantire la riservatezza dei dati e delle informazioni. Infine gli accordi individuali per il lavoro agile dovranno definire obiettivi, modalità e tempi di esecuzione e disconnessione, fasce di contattabilità e criteri di misurazione della prestazione, oltre alla previsione di un piano di smaltimento del lavoro arretrato.
La bozza di decreto fa inoltre riferimento ai mobility manager, il cui compito sarà quello di pianificare gli spostamenti da casa al lavoro.
Fonte: Milanofinanza.it