Un accordo per sviluppare e sperimentare tecnologie avanzate, nel campo del trasporto ferroviario di sistemi di levitazione magnetica, sia in sovrappo
Un accordo per sviluppare e sperimentare tecnologie avanzate, nel campo del trasporto ferroviario di sistemi di levitazione magnetica, sia in sovrapposizione alle infrastrutture esistenti, sia realizzando nuove infrastrutture per il trasporto di merci e persone ad altissima velocità. Sistemi di mobilità sempre più veloci, quindi, tempi di percorrenza ridotti e minore impatto ambientale del trasporto attraverso l’uso di fonti energetiche rinnovabili. Mira a questi obiettivi il Protocollo d’Intesa siglato dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Ferrovie dello Stato Italiane, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS), Regione Puglia e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio-Porto di Taranto.
L’innovazione è uno dei fattori abilitanti del Piano industriale decennale del Gruppo FS, insieme alla digitalizzazione, alla connettività e alle persone. Con questo protocollo d’intesa focalizzato sulle tecnologie di trasporto avanzate, Ferrovie dello Stato Italiane guarda al futuro prossimo e a quello più lontano, in cui l’evoluzione tecnologica del sistema ferroviario si tradurrà in nuovi benefici in termini di efficienza e incremento delle prestazioni.
“Essere parte attiva in uno sviluppo di frontiera, come quello oggetto del Protocollo che oggi abbiamo firmato” ha dichiarato il Chief Technology Innovation& Digital Officer di Ferrovie dello Stato Italiane, Roberto Tundo “porterà al Gruppo FS un ulteriore valore, in termini di conoscenze e competenze tecnologiche e digitali, che servirà da acceleratore anche per il raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale e degli investimenti del Pnrr”.
Il progetto, infatti, prevede la realizzazione di studi di fattibilità avanzati per l’uso nel trasporto ferroviario delle applicazioni tecnologiche a levitazione magnetica, lo sviluppo di progetti di fattibilità tecnico-economica di prima fase e la realizzazione di prototipi. Come specificato nell’accordo, le parti firmatarie si impegnano ad attivare una procedura per individuare uno o più operatori economici dotati dei requisiti necessari ad attuare il progetto e di mettere a disposizione quattro milioni di euro (di cui 1,8 da RFI) per coprire i costi delle diverse fasi fino alla realizzazione di prototipi e alla sperimentazione sul campo.