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Confcommercio. Segnali di rallentamento dall’economia italiana

Confcommercio. Segnali di rallentamento dall’economia italiana

Dai dati dell’ufficio studi Confcommercio,  che rivede al ribasso le stime sui consumi per quest’anno (+1% contro la precedente previsione del +1,1%)

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Dai dati dell’ufficio studi Confcommercio,  che rivede al ribasso le stime sui consumi per quest’anno (+1% contro la precedente previsione del +1,1%) e per il 2019 (+0,9% contro il +1,1% della stima di ottobre), emergono i primi segnali di rallentamento dell’economia italiana. L’ultimo quarto del 2017 ha mostrato una variazione congiunturale dello 0,3% contro lo 0,4% del terzo trimestre. La Confederazione spiega che evidentemente non ha giovato a sufficienza la crescita della produzione industriale in dicembre. D’altra parte, il Pil mensile Confcommercio suggerisce che il primo trimestre 2018 potrebbe mostrare una variazione tendenziale al di sotto dell’1,4%, testimoniando l’apertura di una fase di raffreddamento dell’attività economica.

Nonostante nel 2017 il Pil sia cresciuto dell’1,5%, archiviando per l’Italia il quarto anno consecutivo in ripresa, Confcommercio raffredda gli entusiasmi: intanto, si è trattato di ripresa e non di crescita. In secondo luogo, il prodotto non ha mai raggiunto, dal 2014, cioè dall’inizio della fase di recupero dopo la crisi, un tasso di variazione tendenziale trimestrale – e, a maggior ragione, annuale – attorno o superiore al 2%, un target minimo per un riassorbimento abbastanza rapido della disoccupazione e di buona parte dell’area della povertà.

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