Com’è andato il war-game Usa sull’invasione cinese di Taiwan

La scorsa settimana il Center for a New American Security, uno dei centri studi più prestigiosi di Washington D.C., ha organizzato un war-game riservato ai deputati della commissione Cina della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti simulando l’ipotesi di invasione cinese di Taiwan nel 2027. Gli esperti del Center for a New American Security hanno indossato i panni cinesi, mentre i rappresentanti hanno giocato come consiglieri per la sicurezza nazionale del presidente statunitense per valutare le conseguenze di risposte diplomatiche, economiche e militari.

“Siamo ampiamente all’interno della finestra di massimo pericolo per l’invasione di Taiwan da parte del Partito comunista cinese” e il war-game ha sottolineato “la necessità di agire per dissuaderlo” e “armare Taiwan fino ai denti prima che si verifichi una crisi”, ha dichiarato il repubblicano Mike Gallagher, presidente della commissione e promotore della simulazione, a National Review. “L’obiettivo di questa esercitazione è quello di assicurarci di non doverlo mai fare nella vita reale. Vogliamo che i nostri membri vedano le conseguenze reali di un attacco a Taiwan, in modo da poter fare tutto il possibile ora per prevenire il conflitto e scoraggiare un’aggressione”, ha spiegato il democratico Raja Krishnamoorthi a Semafor. “È stato un’occasione illuminante, credo che le persone in quella stanza si siano potute rendere conto, a prescindere dall’essere democratici o repubblicani, che dobbiamo essere attenti perché c’è una possibilità molto reale che la Cina usi l’aggressione per cercare di unificare Taiwan e la Cina”, ha commentato il repubblicano Dusty Johnson a Fox News. “La lezione generale è che una guerra con la Cina sarebbe devastante e catastrofica per l’umanità e per gli Stati Uniti. Dobbiamo capire come tenere aperte le linee di comunicazione per i nostri militari”, ha detto il democratico Ro Khanna.

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