Continuano le tensioni nell’Indo-Pacifico e la situazione navale intorno a Taiwan si fa sempre più affollata. La Marina statunitense ha attraversato l
Continuano le tensioni nell’Indo-Pacifico e la situazione navale intorno a Taiwan si fa sempre più affollata. La Marina statunitense ha attraversato lo Stretto di Taiwan – che divide l’isola dalla Cina – con due navi da guerra. Si tratta del primo transito di questo tipo da quando a inizio agosto la speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi, si è recata sull’isola. Visita che, insieme alle tre successive di contingenti statunitensi, di cui l’ultima della senatrice Marsha Blackburn, hanno scatenato le reazioni di Pechino che ha intensificato le esercitazioni militari nell’area. La Cina considera infatti l’isola come parte del proprio territorio nazionale e si oppone fermamente a qualsiasi visita di governi stranieri. Al momento sono 37 gli aerei e otto le navi della Repubblica popolare cinese rilevati nei pressi dell’isola. In risposta, i vertici di Taipei, hanno schierato aerei da combattimento, navi e sistemi missilistici di terra.
La replica cinese
Secondo Pechino, però, tale passaggio sullo Stretto rappresenta una provocazione e un sabotaggio alla stabilità dell’area. “Le navi da guerra americane mettono in mostra la loro forza: non si tratta di una promessa di ‘libertà e di apertura’, ma di una provocazione che cerca di scatenarsi sulla libertà e di un deliberato sabotaggio della pace e della stabilità regionale”, ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian. Per questo motivo la Cina continuerà a monitorare la situazione ed “esorta ancora una volta gli Usa a smettere di falsificare, svuotare e distorcere il principio della Unica Cina, a rispettare le norme di base delle relazioni internazionali sulla sovranità e l’integrità territoriale di altri Paesi e a non interferire nei loro affari interni, rispettando seriamente il principio della Cina Unica e i tre comunicati congiunti sino-americani”, ha avvertito infine Zhao.
Taiwan chiede aumento budget della Difesa
Si avvicinano le esercitazioni navali VostokNel frattempo, si avvicina sempre più l’inizio delle esercitazioni congiunte Vostok che vedranno, per la prima volta dal 2018, sul campo le truppe cinesi a fianco di quelle russe dall’1 al 7 settembre. Insieme ai contingenti provenienti da India, Bielorussia, Tagikistan e Mongolia Mosca e Pechino punteranno a perfezionare “la difesa congiunta delle rotte marittime e delle aree di attività economica”, secondo quanto dichiarato dal ministero della Difesa russo. Le esercitazioni verranno supervisionate dal capo di Stato maggiore di Mosca, Valery Gerasimov. Alle manovre prenderanno parte in totale circa 50mila militari che opereranno nel Mare Mare di Okhotsk, nel Mar del Giappone e nei territori del Distretto militare orientale russo, come specificano i vertici della Difesa russi. Non solo, a Vostok saranno impiegati anche 140 velivoli, 60 navi da guerra, vascelli e imbarcazioni per i rifornimenti. Nel corso delle esercitazioni si svolgeranno diverse operazioni per rafforzare “la sicurezza militare della Federazione russa e dei suoi alleati nella zona di responsabilità del Distretto militare orientale”, ha aggiunto infine il ministero della Difesa russo.
Fonte: Le formiche.net