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Il Sud-Est asiatico schiera navi robot contro la plastica

Dalla Malesia all'Indonesia, le imbarcazioni di Ocean Cleanup provano a ripulire mari e fiumi tra i più inquinati al mondo. E il Vietnam investe sulla robotica

Il Sud-Est asiatico schiera navi robot contro la plastica

La mappa globale dell'innovazione è in continua mutazione. E al suo interno vanno cerchiati di rosso sempre più aree dell'Asia. Sud-Est asiatico compr

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La mappa globale dell’innovazione è in continua mutazione. E al suo interno vanno cerchiati di rosso sempre più aree dell’Asia. Sud-Est asiatico compreso, regione in forte e rapido sviluppo. L’avanzamento tecnologico dell’area va di passo con la crescita esponenziale della sua classe media, realizzata negli scorsi anni. All’interno di questo ragionamento un ruolo speciale lo riveste il Vietnam. Hanoi mira a diventare un paese a reddito medio-alto con un’industria moderna entro il 2030, anno del centenario del Partito comunista locale.

Il Vietnam ha avviato un vasto processo di digitalizzazione, con una popolazione giovane che ama la tecnologia. Non è dunque un caso che i colossi dell’e-commerce regionale e globale siano in competizione per conquistare la fiducia della nascente classe media locale. Tra il 2016 e il 2020, gli investitori hanno immesso 1,9 miliardi di dollari nel settore digitale vietnamita. Di pari passo con l’aumento dei capitali e degli utenti va lo sviluppo tecnologico. Un ruolo fondamentale nel favorire la transizione verso un’industria 4.0 deve essere giocato dall’intelligenza artificiale. Il governo ha annunciato lo scorso anno il lancio di un programma di accelerazione di startup, con il coinvolgimento di parchi industriali come l’Hoa Lac Hi-Tech Park di Hanoi, dove le compagnie potranno beneficiare di una tassazione dimezzata rispetto al resto del paese.

La corsa tecnologica di Hanoi

L’obiettivo è aumentare ulteriormente le percentuali di crescita pre-pandemiche: nel 2019 le startup vietnamite avevano siglato 123 accordi di investimento per un valore di 861 milioni di dollari, un aumento del 92% rispetto al 2018. La Hanoi University of Science and Technology, una delle principali istituzioni del paese, ha da poco comunicato la creazione del primo centro di ricerca in intelligenza artificiale in partnership con Naver Group, la principale compagnia digitale della Corea del Sud. E si muovono anche le imprese private. Qualcomm ha scelto proprio il Vietnam per aprire il suo hub regionale. Tiki sta sviluppando un sistema di intelligenza artificiale con robot in grado di spostare autonomamente prodotti fino a 800 chilogrammi.

Proprio i robot stanno conoscendo applicazioni sempre più diversificate e ritagliate sul raggiungimento degli obiettivi storici di Hanoi. A partire dalla raccolta della plastica. Sul fiume del Mekong naviga da qualche tempo un’imbarcazione robotizzata che raccoglie bottiglie di plastica, involucri e altri rifiuti che potrebbero riversarsi nell’Oceano Pacifico, prendendo di mira uno dei problemi ambientali più urgenti del mondo. Il Vietnam è uno dei quattro paesi che inquinano di più gli oceani con la plastica, anche per il fatto che ospita molti rifiuti spediti dai paesi più ricchi. Lo stesso problema ce l’ha la Malesia, altro paese dove l’innovazione tecnologica ha accelerato in modo netto.

Come funziona la nave robot anti plastica

L’imbarcazione elettrica si unisce a una flottiglia di imbarcazioni simili che stanno facendo il giro della Malesia e dell’Indonesia e che sono state costruite, come spiega Nikkei Asia, dall’organizzazione no-profit Ocean Cleanup con fondi provenienti da fonti quali la rock band britannica Coldplay, il gigante delle bevande Coca-Cola e la casa automobilistica sudcoreana Kia. Le imbarcazioni semi-autonome di Ocean Cleanup, chiamate Interceptor, utilizzano l’energia solare e aspirano i rifiuti in corsi d’acqua come il fiume Klang in Malesia e il Cengkareng Drain in Indonesia. Una lunga barriera convoglia i rifiuti verso la bocca dell’imbarcazione, dove vengono spostati su un nastro trasportatore. Un computer di bordo si assicura che gli oggetti siano distribuiti in modo uniforme in sei contenitori, con sensori che indicano quando questi sono pieni.

Ma l’interesse del Vietnam verso la robotica va oltre il fattore ambientale. Hanoi ha sviluppato un modello denominato Tri Nhan, il primo robot autoctono in grado di risolvere problemi matematici, elaborare soluzioni da solo e leggere poesie. Sviluppato dalla startup locale Open Classroom, Tri Nhan è un robot umanoide di 1,8 metri stampato in 3D e destinato a diventare un assistente didattico per i docenti delle scuole del paese del Sud-Est asiatico. Spesso il Vietnam viene chiamato “piccolo Dragone” con un parallelismo alla Cina. Un Dragone che però sta diventando sempre più grande. E tecnologico.

Fonte: Wired.it

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