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Borse europee in rialzo

Anche i future di Wall Street sono positivi, rassicurati da Evergrande. Post Fed e in attesa della BoE e della Banca centrale di Norvegia, risale il rendimento del Btp 10 anni, ieri in calo dopo l'indiscrezione di Bloomberg sul fatto che il Tesoro avrebbe deciso di non fare ricorso a emissioni sindacate nelle prossime settimane

Borse europee in rialzo

Borse europee in netto rialzo in avvio di seduta (+0,74% il Dax, +0,82% il Cac40, +0,54% il Ftse100 e +0,75% a 25.910 punti il Ftse Mib) rassicurate,

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Borse europee in netto rialzo in avvio di seduta (+0,74% il Dax, +0,82% il Cac40, +0,54% il Ftse100 e +0,75% a 25.910 punti il Ftse Mib) rassicurate, come quelle asiatiche e i future di Wall Street (+0,49% il Dow Jones e +0,44% l’S&P500), dal colosso immobiliare cinese, Evergrande, zavorrato da 305 miliardi di dollari di debiti, che ha promesso di pagare i creditori dei prodotti finanziari e i detentori del bond onshore in yuan in scadenza oggi. Ma non ha detto nulla sull’altra obbligazione, quella in dollari scambiata sul mercato internazionale, che proprio oggi dovrebbe staccare la cedola. Il gruppo ha tempo altri 30 giorni per onorare il debito, altrimenti rischia il default.

Il tutto all’indomani della Federal Reserve che continuerà ad acquistare titoli a un ritmo invariato di 80 miliardi di Treasuries e 40 miliardi di mortgage backed securities al mese (oggi sale all’1,334% il rendimento del Treasury a 10 anni). Se, però, i progressi fino a ora realizzati dall’economia “continueranno come è atteso” il Comitato di politica monetaria ritiene che un rallentamento nel loro ritmo sia nell’ordine delle cose e potrebbe essere deciso a novembre.

I tassi sono rimasti fermi allo 0-0,25%, ma nei dot la mediana per il 2022 è aumentata, passando dallo 0,125%, che corrisponde ai tassi attuali, allo 0,25%. I banchieri centrali che si aspettano tassi fermi anche l’anno prossimo sono diventati nove, mentre erano dodici a giugno. Almeno uno che immaginava due rialzi ora ne indica tre. Si è quindi modificata anche la previsione per il 2023. La mediana passa dallo 0,625% (ossia 0,5-0,75%) fino all’1%: sono quasi due rialzi dei tassi in più.

Mentre in Europa si conclude oggi la riunione della Bank of England: con le aspettative di inflazione che mostrano un balzo record a settembre, alcuni economisti non escludono un messaggio da falco. C’è chi si aspetta che la BoE inizi ad alzare i tassi di interesse all’inizio dell’anno prossimo, forse già a febbraio, anche se la maggior parte degli economisti colloca una tale mossa verso la fine del 2022. Mentre la Banca centrale della Norvegia oggi dovrebbe mettere fine all’era dei tassi zero, diventando la prima banca centrale in ambito G10 ad alzare i tassi di interesse. Secondo la maggiore parte degli economisti interpellati da Reuters, l’Istituto norvegese dovrebbe operare un altro rialzo nel quarto trimestre e ulteriori tre nel 2022.

In attesa del Consiglio dei ministri che dovrebbe varare il provvedimento per contenere i rincari delle bollette dell’energia, lo spread Btp/Bund resta sotto quota 100 punti base a 98,4 punti base con il rendimento del Btp 10 anni in aumento allo 0,683%. Ieri, ha segnalato Reuters, il rendimento del decennale ha visto un repentino calo dopo l’indiscrezione di Bloomberg sul fatto che il Tesoro avrebbe deciso di non fare ricorso a emissioni sindacate nelle prossime settimane. In serata via XX Settembre ha comunicato i dettagli dell’asta di Bot a 6 mesi in agenda martedì prossimo.

Fonte: Milanofinanza.it

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