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Bellanova: “La Gronda va realizzata ed è un’ opera indispensabile”. Per la nuova diga in porto: “Sarà pronta nel 2026”

Bellanova: “La Gronda va realizzata ed è un’ opera indispensabile”. Per la nuova diga in porto: “Sarà pronta nel 2026”

"La nuova diga del porto di Genova sarà pronta nel 2026, ci credo e lavoro per questo, non è un mistero per nessuno che da un po' di tempo stiamo lavo

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La nuova diga del porto di Genova sarà pronta nel 2026, ci credo e lavoro per questo, non è un mistero per nessuno che da un po’ di tempo stiamo lavorando seguendo passo dopo passo tutte le questioni, così come abbiamo fatto per il Terzo Valico. Così credo che dobbiamo fare per tutte le grandi opere”. E’ l’impegno preso dalla viceministra alle Infrastrutture Teresa Bellanova a Genova durante un convegno organizzato dalla Uil Liguria.

“Il cronoprogramma del Terzo Valico sarà rispettato? assolutamente sì – assicura Bellanova – Stiamo lavorando costantemente con il commissario e con le imprese, dobbiamo trovare una soluzione ad alcune criticità come i costi attuali dei materiali che incidono su quanto previsto nei progetti fatti anni fa ed è un tema di cui dobbiamo farci carico se vogliamo rispettare i cronoprogrammi e il lavoro”.

La Gronda

“La Gronda è un’opera essenziale e si deve realizzare. Insieme a quello stiamo lavorando su tutte le piccole e grandi opere che interessano questa Regione perché ritengo che qui ci sia una sfida su cui si misura complessivamente la realizzazione del Pnrr”.

Lo ha detto la viceministra alle Infrastrutture, Teresa Bellanova, a margine del convegno organizzato dalla Uil.

Il summit si è svolto a Genova al Tower Genova Hotel – via Pionieri e Aviatori d’Italia, 44 – dalle 9 alle 13. Il tema: “Dal mare alla terra e ritorno: opportunità della zona logistica speciale per Genova e la Liguria”.

Hanno partecipato il segretario generale Uil PierPaolo Bombardieri, il segretario generale Uiltrasporti Claudio Tarlazzi e la viceministra Teresa Bellanova.

Per Bellanova  il Pnrr “non è solo fatto di tante risorse, ma è anche portatore di tante opportunità e tante occasioni che devono essere realizzate nel territorio per renderlo più attrattivo e dare maggiore possibilità di sviluppo al sistema produttivo”.

Bellanova ha ribadito che, “si sta lavorando, per quanto riguarda la firma non sono in condizioni di dire quale sarà la data precisa, dico che si lavora per fare il prima possibile. Troppo tempo è stato perso per un populismo che in questo Paese ha pensato di dettare l’agenda delle grandi opere, della politica. Ma ha fallito e ha creato grandi ritardi che stanno pagando i territori, le amministrazioni e le imprese“.

E ancora: “Spero che questo governo, con una maggioranza cosi ampia, si assuma fino in fondo la responsabilità: il Pnrr è fatto anche di responsabilità e di una classe dirigente che deve dimostrare di avere davvero il coraggio dei riformisti e di fare le scelte utili per ripartire, altrimenti non risolveremo i nodi strategici che limitano lo sviluppo”.

La viceministra è intervenuta anche sul tema delle zone logistiche speciali: “Sono uno strumento importante di attrazione di investimenti, sviluppo e generazione di opportunità di lavoro. Ho sollecitato tutte le amministrazioni a dare una risposta e spero che si possa completare la nomina dei commissari delle Zls e delle Zone economiche speciali (Zes) nelle prossime settimane. La zona speciale per il porto di Genova semplificherà ulteriormente i processi, sarà una grande opportunità per un porto che è già eccellenza a livello nazionale”.

Per il segretario generale Uil Liguria Mario Ghini la nuova zona logistica speciale del porto di Genova non deve essere un incubatore di vecchie attività: “E’ necessario ridare voce al mondo del lavoro per disegnare uno sviluppo sostenibile. Alcuni investimenti in grandi opere e in infrastrutture materiali e immateriali sono già stati previsti, altri, se ci sapremo muovere per obiettivi, arriveranno. Abbiamo bisogno di un sistema infrastrutturale utile a sostenere le necessità di uno spostamento efficace di persone e merci. Questi progetti devono essere sostenuti da azioni amministrative e fiscali che possano agevolare e radicare le attività imprenditoriali sul territorio per creare un sistema virtuoso tra formazione, lavoro e sicurezza, in particolare creando occupazione senza limitarsi a spostare la forza lavoro verso la Valpolcevera per meri fini di profitto. La zona logistica speciale, quindi, non dovrà essere un incubatore di vecchie attività”.

Per Roberto Gulli, segretario generale regionale Uiltrasporti il convegno sulla Zls è l’occasione per chiedere alle istituzioni e agli stakeholder se la riforma dell’Autorità di Sistema necessiti di una riflessione: “Da quando non esiste più il Comitato portuale sono aumentati i conflitti ed è evidente che la presenza di un Comitato di Partenariato non sia sufficiente per approfondire il confronto tra gli attori del porto. Si limita, così, la componente rappresentativa dei lavoratori amplificando attriti evitabili laddove dovrebbe esistere un confronto”.

Fonte: il Secolo XIX

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