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Quattro Big tech contro Google per una nuova cartografia digitale

Quattro Big tech contro Google per una nuova cartografia digitale

Quattro multinazionali si sono messe insieme alla Linux Foundation per creare mappe aperte e interoperabili. Sono Aws il gigante del cloud made in Ama

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Quattro multinazionali si sono messe insieme alla Linux Foundation per creare mappe aperte e interoperabili. Sono Aws il gigante del cloud made in Amazon, Meta, Microsoft e l’olandese TomTom. In collaborazione con The Linux Foundation intendono realizzazione un nuovo servizio di cartografia globale. Il pensiero automatico va a Google che detiene il servizio di cartografia più popolare del web. E di fatti l’inziativa sembra andare in questa direzione.

L’iniziativa si chiama Overture Maps Foundation, la volontà è quella di rendere i dati della cartografia accessibili da chiunque e riutilizzabili. Ogni membro dovrebbe quindi essere in grado di inserire aggiornamenti e informazioni, in un sistema aperto.  Il modello sembrerebbe  quello di OpenStreetMap (OSM) un progetto collaborativo finalizzato a creare mappe del mondo a contenuto libero. Ma a differenza Osm dietro ci sono dei colossi.  “Mappare l’ambiente fisico e ogni comunità nel mondo, anche mentre crescono e cambiano, è una sfida estremamente complessa che nessuna organizzazione può gestire” ha sottolineato il direttore esecutivo della Linux Foundation, Jim Zemlin, in un comunicato di lancio della Overture Maps Foundation. “L’industria deve unirsi per dare un beneficio a tutti“.

Overture ha quattro obiettivi chiave: creare mappe collaborative incorporando dati da più fonti; semplificare l’interoperabilità della cartografia con un sistema innovativo; garantire la qualità delle mappe tramite un sistema a convalida; offrire uno schema comune di dati strutturati, per realizzare un sistema semplice da utilizzare. La fondazione è al lavoro per rilasciare i suoi primi set di dati a metà del 2023, includendo livelli “di base” come strade, edifici e luoghi di interesse.
Nel tempo, le funzionalità si espanderanno per includere più informazioni, percorsi di navigazione e riproduzioni in 3D.
Secondo gli ultimi dati disponibili, rilasciati da Statista, nei soli Stati Uniti, a fine 2020, Google Maps contava 154,4 milioni di utenti mensili attivi contro i 25,6 milioni di Waze (di proprietà Google) e i 23,3 milioni di Apple Mappe.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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