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Nardello (Tim): “Dal cloud al 5G: la convergenza digitale è un’occasione unica

L'integrazione delle varie tecnologie digitali apre scenari di sviluppo inediti per aziende, Pa e cittadini. L'intervista a Carlo Nardello, chief strategy, business development & transformation officer di Tim

Nardello (Tim): “Dal cloud al 5G: la convergenza digitale è un’occasione unica

La coesistenza del 5G, del cloud, dell'intelligenza artificiale e dell'Internet delle cose rappresenta un'occasione unica per cittadini, imprese e Pub

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La coesistenza del 5G, del cloud, dell’intelligenza artificiale e dell’Internet delle cose rappresenta un’occasione unica per cittadini, imprese e Pubblica amministrazione di accelerare la digitalizzazione e poter crescere. Inoltre, l’impiego di queste tecnologie permette di limitare l’impatto ambientale elevando il livello di sostenibilità dei processi produttivi e degli stili di vita. Non a caso la sostenibilità è uno dei pilastri della nostra strategia”.

Carlo Nardello, chief strategy, business development & transformation officer di Tim

A delineare così lo scenario di convergenza tecnologica in atto è Carlo Nardello, chief strategy, business development & transformation officer di Tim. Se per anni le tecnologie sono state spesso considerate singolarmente, come se fossero dei veri e propri silos, ormai ha poco senso discuterne separatamente. Ogni ambito tecnologico, spiega Nardello a Repubblica, è infatti strettamente legato agli altri. Ed è proprio sulla ricerca di un buon equilibrio fra i vari anelli della catena hi-tech che le aziende, e più in generale il sistema Paese, si gioca una fetta importante di futuro digitale.

La post-normalità sta mettendo ancor più in evidenza il valore della convergenza tra le tecnologie digitali, dall’intelligenza artificiale al cloud passando per l’Internet delle Cose. Quali sono le sfide che ci attendono sotto questo punto di vista?

“La coesistenza di queste tecnologie rappresenta un’occasione unica per cittadini, imprese e Pubblica amministrazione di accelerare la digitalizzazione e poter crescere. Per fare un esempio applicato al mondo dell’industria, l’impresa grazie ai sensori dell’Internet of Things raccoglie dati importanti sul processo industriale che grazie al 5G, o più in generale con la connettività wireless, può trasportare sul cloud. Qui i dati vengono elaborati algoritmi di intelligenza artificiale che impostano azioni automatiche di ottimizzazione del processo. La somma di questi elementi porta all’imprenditore benefici economici significativi sull’intero ciclo produttivo. Inoltre, l’impiego di queste tecnologie permette di limitare l’impatto ambientale elevando il livello di sostenibilità dei processi produttivi e degli stili di vita. Non a caso, la sostenibilità è uno dei pilastri della nostra strategia”.

Come si crea il giusto equilibrio tra tutte queste varie componenti tecnologiche?

“Serve una corretta progettazione dei servizi, che deve partire dallo studio attento delle proprie esigenze, abitudini e desideri. Sotto questo punto di vista, un grande vantaggio è disporre di un ampio portafoglio di tecnologie. Noi integriamo la fibra di FiberCop, il cloud di Noovle, le soluzioni IoT di Olivetti, la connettività internazionale di Sparkle e la cybersecurity di Telsy”.

Quali sono le prospettive di sviluppo che interessano maggiormente le imprese sul cloud?

“Il cloud è tra i settori dell’Ict che a livello mondiale sta crescendo di più, con un ritmo del 20% annuo, perché c’è l’esigenza di portare i dati sulla “nuvola” che consente molteplici vantaggi. Il cloud permette infatti una maggiore produttività grazie al risparmio di costi, tempi e risorse che necessariamente andrebbero indirizzati nel gestire le infrastrutture. Inoltre, consente una maggiore dinamicità e flessibilità, considerato che il modello di business è quello ‘pay-as-you-go’, ovvero paghi soltanto quello che utilizzi. Infine, il cloud è anche sinonimo di sicurezza, grazie a queste infrastrutture aumenta anche la sensibilità e l’utilizzo di strumenti di cybersecurity”.

In che modo il 5G può favorire lo sviluppo di strategie convergenti dal punto di vista digitale?

“Il 5G e l’ultrabroadband sono i due capisaldi alla base della strategia convergente del prossimo futuro. Il nostro piano “beyond connectivity” parte dall’assunto che la connettività è l’abilitatore di nuove tecnologie: cloud, IoT e AI. La diffusione della fibra abituerà le persone a navigare dalle proprie abitazioni con velocità di 1 Gbs e con tempi d’interazione sempre più performanti che consentiranno di accedere a nuovi standard, come la tv in 8K e i giochi interattivi di ultima generazione. Questo discorso vale anche in mobilità: i clienti avranno le stesse aspettative di velocità e interattività sperimentate in casa, che potranno essere soddisfatte anche grazie al 5G”.

Come si inseriscono la privacy e la cybersecurity in questo scenario?

“Più si afferma la transizione digitale, più è necessario che i dati siano tutelati fin dalla fase di progettazione dei servizi. Nel nostro gruppo opera Telsy, società specializzata nella realizzazione di sistemi per la cybersecurity, ma è anche fondamentale assicurare la diffusione della cultura digitale. Tim si è fatta promotrice di “Operazione Risorgimento Digitale” per affrontare in ottica di “sistema” la chiusura del digital divide culturale nel Paese. Siamo convinti che sia fondamentale accompagnare e sostenere i cittadini e i consumatori nell’uso consapevole e sicuro di Internet per cogliere tutte le opportunità e i vantaggi della vita digitale prevenendo i principali rischi online”.

Fonte: La Repubblica

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