Fonte: Firstonline.it (Caricato da Tiziana Origgi)
Il rischio di perdita di posti di lavoro legato all’intelligenza artificiale, temuto da molti, non è poi una falsificazione della realtà. Almeno non per IBM. Il gigante americano dell’informatica ha deciso di bloccare le assunzioni nei prossimi anni in quei ruoli dove l’intelligenza artificiale può sostituire l’uomo. Ad annunciarlo è stato il ceo di IBM, Arvind Krishna, il quale ha spiegato – come riportato da Bloomberg – che le assunzioni per funzionalità di back-office, ad esempio nelle risorse umane, saranno sospese o rallentate.
IBM sospende le assunzioni: ecco perché
“Potrei facilmente vedere il 30% di questi sostituiti dall’IA e dall’automazione nell’arco di cinque anni”, ha proseguito Krishna, una cifra che rappresenta circa 7.800 posti di lavoro. Ma le persone che attualmente ricoprono questi ruoli non saranno licenziate, come ha dichiarato un portavoce dell’azienda, ma semplicemente che una volta lasciati liberi questi ruoli non saranno occupati.
Negli ultimi mesi, con l’espansione esponenziale delle capacità dell’IA come ChatGPT, gli esperti hanno messo in guardia dai potenziali impatti sul mercato del lavoro. I settori tecnologico, dei media e legale sono tra quelli che più probabilmente ne risentiranno.