HomePolitica Italiana

Sbloccati i licenziamenti: chi rischia il posto

Termina il blocco ai licenziamenti anche per il settore terziario. Scade così la misura emergenziale, gli imprenditori possono esonerare i propri dipendenti. Ecco quali sono i settori interessati.

Sbloccati i licenziamenti: chi rischia il posto

Dal 1° novembre via ai licenziamenti anche per il settore terziario. È terminata così la misura emergenziale, in vigore da febbraio 2020, ch

Le aziende puntano sempre più all’incremento del “personale” robot
Disney Eliminates Its Metaverse Division as Part of Company’s Layoffs Plan
“Work-life balance, orari di lavoro ‘umani’. Siamo le aziende che hanno capito cosa vuole il lavoratore”

Sblocco dei licenziamenti: quali sono i settori coinvolti?

Sbloccati i licenziamenti anche per il terziario e non solo. Con questa termina definitivamente la misura emergenziale, l’ultimo muro che ha cercato di attutire l’impatto sociale del Covid. Se il 30 giugno il blocco è scaduto per il settore della metalmeccanica e dell’edilizia adesso sono molteplici i settori coinvolti, tra cui altri tre settori dell’industria. Da oggi, 1° novembre, i lavoratori che rischiano di perdere il posto sono quelli appartenenti ai seguenti ambiti:
  • settore terziario;
  • piccole imprese;
  • artigianato;
  • industria tessile;
  • abbigliamento;
  • pelletteria.
  • La decisione d’interrompere il blocco dei licenziamenti, lasciando libera scelta al datore di lavoro se recedere il contratto o meno, è stata accompagnata da altri provvedimenti previsti dal Decreto legge Fiscale.

Sblocco dei licenziamenti: prorogata la cassa Covid

Prorogata la cassa integrazione Covid. È questa la novità che accompagna la fine del blocco dei licenziamenti stabilita dal Decreto Fiscale. Fino al 31 dicembre i datori di lavoro potranno utilizzare la cassa Covid senza contributi addizionali.

  • Le piccole imprese del terziario, del commercio, artigiani, giornalisti potranno usare la Cassa Covid al massimo per 13 settimane, a condizione però che abbiano esaurito le 28 settimane della precedente proroga.
  • Le industrie del settore tessile, abbigliamento, pelletteria potranno impiegare la cassa Covid al massimo per 9 settimane, a condizione però che abbiano esaurito le 17 settimane della proroga precedente .

Quindi la cassa integrazione Covid costituisce di fatto un blocco dei licenziamenti. Infatti i datori di lavoro che scelgono di impiegarla non possono licenziare i propri dipendenti, a meno che non si siano raggiunti degli accordi collettivi con i sindacati.

Sblocco dei licenziamenti: la risposta dei Sindacati

 

Commenti