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“Work-life balance, orari di lavoro ‘umani’. Siamo le aziende che hanno capito cosa vuole il lavoratore”

Forbes stila la classifica "World's Best Employers 2021". Tra le aziende con una marcia in più, 24 italiane. Terna Spa: "Ci occupiamo delle persone"

“Work-life balance, orari di lavoro ‘umani’. Siamo le aziende che hanno capito cosa vuole il lavoratore”

Come si lavora in una delle aziende giudicate “migliori” d’Italia? Quali sono i benefici di cui possono godere i lavoratori? Forbes ha stilato l

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Come si lavora in una delle aziende giudicate “migliori” d’Italia? Quali sono i benefici di cui possono godere i lavoratori? Forbes ha stilato la lista “World’s Best Employers 2021″, una graduatoria basata su interviste anonime a 150mila dipendenti a tempo pieno e part time di multinazionali e istituzioni. In classifica ci sono anche 24 aziende italiane: ben nove in più rispetto alla lista dello scorso anno. Ma qual è la loro marcia in più? A spiegarlo ad HuffPost è Terna, regista e abilitatore del sistema elettrico italiano e della transizione energetica, al terzo posto nella classifica italiana. All’interno oggi lavorano circa 5000 persone. L’età media si attesta a 41 anni e, circa un terzo della popolazione aziendale, è under 30. “Le persone sono l’asset più importante di Terna, principale fattore abilitante del Piano Industriale 2021-2025 Driving Energy – spiega Emilia Rio, Direttrice People Organization and Change -. Proponiamo nuove modalità di lavoro focalizzate sulla digitalizzazione dei processi e degli strumenti in modo da garantire efficienza, produttività, benefici logistici e qualità della vita”.

Dallo smart working al work-life balance: tutta la “macchina” si mette in moto per tutelare l’interesse del dipendente, anche qualora quest’ultimo operi da remoto. Terna, ad esempio, offre alle proprie persone un nuovo modello di lavoro caratterizzato da un approccio ibrido, che permetta di svolgere le attività da remoto, ma all’interno di spazi confortevoli, flessibili e digitalizzati, facilmente raggiungibili con i principali mezzi di trasporto. Ad oggi sono attivi a Roma due spazi di Smart Hub-Working aziendale, uno in zona Termini e un altro a Roma Sud, per un totale di complessive circa 78 postazioni di lavoro, 2 sale riunioni e 2 sale meeting. Le postazioni sono a disposizione dei dipendenti che, ad esempio, sono impossibilitati a svolgere le attività in smart working nelle proprie abitazioni. L’obiettivo è quello di dare la possibilità di accedere ad uno spazio di lavoro dedicato in cui lavorare in team, organizzare meeting e svolgere tutte le attività come in una qualsiasi delle sedi aziendali. Nella scelta delle due location è stata valutata soprattutto la distanza rispetto ai domicili delle persone, limitando il raggio di ricerca a 3 km di distanza “sede – domicilio”. Il co-working amplia il concetto di ufficio: lo spazio in cui si lavora si evolve per diventare un servizio, uno strumento funzionale alla prestazione.

Il lavoro agile prima o poi finirà oppure è una condizione di cui i dipendenti potranno godere ancora per molto? In Terna, in forza di un accordo siglato con le organizzazioni sindacali a novembre 2020, i lavoratori potranno continuare a lavorare in smart working 1 o 2 giorni alla settimana. Sono state inoltre inserite modalità integrative per agevolare il work-life balance, ad esempio, di donne in gravidanza, neo-mamme e neo-papà. L’offerta welfare è stata recentemente “valutata” attraverso una survey interna per intraprendere un percorso di ulteriore miglioramento dei servizi offerti.

In un’azienda che bada ai propri dipendenti, non possono essere lasciati indietro i genitori. Per sostenere la natalità e a supporto dell’occupazione femminile e dei giovani genitori che hanno la necessità di conciliare al meglio vita privata e lavoro, è stata inaugurato ‘MiniWatt’: il nuovo asilo aziendale, realizzato a Roma presso la sede centrale di Terna, che ospita fino a 23 bambini dai 6 ai 36 mesi. A luglio di quest’anno è stata inaugurata anche la nuova area wellness aziendale presso la sede Terna di via Galbani a Roma. Il gestore della rete elettrica nazionale ha avviato anche diverse collaborazioni con i dipartimenti dell’area Stem (matematica, fisica, ingegneria, chimica) delle più importanti università italiane per favorire l’accesso agli studenti e alle studentesse di queste materie.

La lista di Forbes è lo specchio degli sforzi messi in campo dalle aziende nell’ultimo anno. “È stato chiesto a coloro che hanno partecipato alla rilevazione”, spiega Forbes.com, “di valutare quanto raccomanderebbero i loro datori di lavoro ad amici e familiari” e di “giudicare quali altri aziende nel loro settore si distinguono in positivo o in negativo”. In particolare, gli intervistati hanno assegnato voti su aspetti come immagine, impronta economica, capacità di sviluppare i talenti, parità di genere e responsabilità sociale. La classifica comprende le 750 aziende che hanno ottenuto i punteggi più alti. E vede una presenza italiana in netta crescita rispetto al 2020.

Per quanto riguarda le aziende italiane, davanti a tutte c’è Ferrari, 28esima nel mondo e decima in Europa, salita di 23 posizioni rispetto al 2020. Un risultato che conferma quello dell’Employer brand research pubblicata a maggio da Randstad: tre italiani su quattro sognano di lavorare a Maranello, per motivi che vanno dall’equilibrio tra vita professionale e privata alla retribuzione, fino alla sicurezza del posto, all’atmosfera di lavoro e alla reputazione del marchio.

La presenza italiana nelle prime 100 posizioni passa da una a quattro aziende. Se lo scorso anno c’era solo Ferrari, quest’anno compaiono infatti anche De’ Longhi (34esima), Terna (55esima) e Armani (85esima). Tra le prime 200 ci sono otto aziende del nostro Paese, contro le tre di 12 mesi fa.

Tutte le aziende italiane in classifica

Ferrari (#28)
De’ Longhi (#34)
Terna (#55)
Armani (#85)
Pirelli (#118)
Prada (#124)
Artsana (#133)
Enel (#182)
Mapei (#221)
Calzedonia (#233)
Gruppo Tim (#238)
Grimaldi group (#251)
Snam (#320)
Menarini group (#328)
Ferrovie dello Stato italiane (#329)
Alpitour (#333)
Eni (#507)
Max Mara fashion group (#513)
Generali group (#593)
Eurospin Italia (#612)
A2a (#636)
Leonardo (#685)
Cir group (#690)
Safilo group (#691)

Fonte: Hoffpost

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