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Legge di Bilancio 2022: le novità sul testo

Legge di Bilancio 2022, si comincia: dopo l’invio del documento programmatico inizieranno le discussioni sul testo della manovra. Cosa sappiamo fino ad oggi.

Legge di Bilancio 2022: le novità sul testo

Legge di Bilancio 2022: siamo entrati in una delle settimane più importanti per la lavorazione della manovra finanziaria per il prossimo anno. Già nel

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Legge di Bilancio 2022: siamo entrati in una delle settimane più importanti per la lavorazione della manovra finanziaria per il prossimo anno. Già nella giornata di domani, martedì 19 ottobre, dovrebbe essere inviato all’Unione Europea il Documento programmatico di Bilancio, dopodiché si comincerà a lavorare direttamente al testo del disegno di legge.

Secondo indiscrezioni, per la Legge di Bilancio 2022 dovrebbe esserci a disposizione un tesoretto leggermente maggiore rispetto ai 22 miliardi di euro risultanti dalla differenza tra il deficit tendenziale e programmatico certificata dall’ultima nota di aggiornamento al DEF. Anticipazioni parlano di “oltre 23 miliardi”, cifra destinata alla riforma del Fisco e degli ammortizzatori sociali, con il dubbio legato alle pensioni e al reddito di cittadinanza.

Una cosa è certa: come confermato da Mario Draghi qualche settimana fa in conferenza stampa, si tratterà di una Legge di Bilancio con la quale verrà “continuata la politica espansiva” avviata in questi ultimi anni, con lo scopo di recuperare la mancata crescita del PIL e il relativo crollo, causato dallo scoppio della pandemia.

Le prossime, dunque, saranno settimane molto importanti in quanto la Legge di Bilancio 2022 andrà a comporsi dei vari pezzi: alcuni di questi, come anticipato, sono già noti così come gli obiettivi che la manovra dovrà raggiungere.

LEGGE DI BILANCIO 2022

Riforma fiscale in Legge di Bilancio 2022

Mentre durante la pandemia l’obiettivo principale è stato quello d’immettere liquidità, così da dare a famiglie e imprese la possibilità di reagire alla crisi economica, l’urgenza per il 2022 sembra essere quella di abbassare le tasse, attuando una riforma fiscale ad ampio raggio invocata da diversi schieramenti politici.

Secondo quanto emerge dal NADEF, una riforma fiscale ci sarà, con l’obiettivo di un “miglioramento dell’adempimento spontaneo”. A disposizione 4,4 miliardi di euro, con la riforma che verrà attuata tramite un disegno di legge delega (del quale si comincerà a discutere già nelle prossime settimane).

Diverse le ipotesi: la più accreditata è quella di una riforma fiscale con taglio dell’Irap, almeno per le imprese individuali e per i professionisti, come pure un intervento sull’Irpef con la possibilità d’intervenire sul terzo scaglione (redditi compresi tra i 28mila e i 55mila euro) passando dall’attuale aliquota al 38% a un più conveniente 37%. E dovrebbe esserci anche un nuovo taglio del cuneo fiscale, con un nuovo bonus (che si aggiungerà a quello di 100,00€ già previsto) per i lavoratori subordinati.

Incentivi per le imprese

Spazio poi alle imprese. Si parla ad esempio di un disegno di legge – per il quale appunto le risorse saranno stanziate con la Legge di Bilancio 2022 – per la revisione, al rialzo, degli incentivi oggi riconosciuti alle imprese, specialmente per quelle al Sud. E ancora: sviluppo delle filiere e possibilità di favorire l’aggregazione tra imprese.
In cantiere anche una revisione del codice della proprietà industriale.

Legge per le disabilità

Si lavora anche a una nuova legge per le disabilità con l’elaborazione di nuove norme per semplificare l’accesso ai servizi, come pure per facilitare le modalità di accertamento della stessa. L’obiettivo è chiaro: garantire una reale inclusione, evitando qualsiasi possibilità di discriminazione.

Pensioni

Uno dei temi caldi è quello riguardante le pensioni. Il 31 dicembre 2021 è l’ultimo giorno di Quota 100 e Matteo Salvini spinge per la conferma lasciando intendere che dal futuro delle pensioni potrebbe anche dipendere il suo sostegno al Governo Draghi.

La Legge di Bilancio 2022 dovrà chiarire cosa ne sarà delle pensioni, ovvero se ci saranno delle misure alternative a Quota 100 tali comunque da garantire flessibilità in uscita. Per il momento si parla di potenziamento dell’Ape Sociale con l’inclusione di nuove categorie di lavoratori addetti a mansioni gravose, come pure di un rinnovo di Opzione Donna.

Assegno universale per i figli

Novità attese anche per le famiglie. Per il Governo Draghi, infatti, è arrivato il momento di riformare gli attuali bonus famiglia andando a riconoscere un solo strumento a tutte le famiglie. L’assegno universale per i figli, da non confondere con l’assegno unico partito a luglio in quanto questa è solo una misura “temporanea”, dovrà partire dal 1° gennaio prossimo, in sostituzione degli assegni al nucleo familiare, del bonus bebè, del premio nascita di 800 euro, del bonus terzo figlio e delle detrazioni per figli.
Bisognerà trovare un modo per procedere con questa riorganizzazione senza scontentare nessuno: non sarà semplice, ma dal Governo Draghi arrivano rassicurazioni sul fatto che con il passaggio all’assegno unico universale non ci sarà alcuna famiglia svantaggiata.

Bonus casa

C’è una certezza molto importante: con la Legge di Bilancio 2022, come chiarito dalla nota di aggiornamento al DEF, ci sarà la proroga del superbonus al 110% con nuova scadenza fissata al 31 dicembre 2023. Per il superbonus, quindi, rinnovo per un altro anno, ma non è chiaro cosa succederà agli altri bonus casa, in scadenza alla fine di quest’anno. Il DEF si limita a parlare di rinnovo per “svariate misure di rilievo economico”, ma per il momento non è dato sapere quali.

Reddito di Cittadinanza

Scenario che il Governo Draghi, che già nei giorni scorsi ha resistito all’attacco di Lega e Italia Viva che si sono opposti a un rifinanziamento della misura, vuole assolutamente evitare e per questo motivo lo stanziamento di ulteriori risorse non sembra essere in dubbio.

Ma la Legge di Bilancio 2022 sarà importante perché si lavorerà a una riforma del reddito di cittadinanza, con l’obiettivo di rivederne i requisiti di accesso e incentivare al lavoro coloro che rientrano nella platea dei cosiddetti occupabili.

Riforma delle politiche attive

Collegata al reddito di cittadinanza anche la riforma delle politiche attive. Verranno stanziate le risorse per la messa in atto del nuovo progetto pensato dal Ministro del Lavoro, Andrea Orlando: il GOL, programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori

Cosa ne sarà del cashback?

Il Movimento 5 Stelle chiede – visto anche il recente report del Politecnico di Milano che ha messo in risalto gli ottimi risultati raggiunti dalla misura – che il cashback venga ripristinato a partire dal 1° gennaio 2022. Ricordiamo che per il secondo semestre del 2021 la misura è stata solamente sospesa, non cancellata. Se ne riparlerà in Legge di Bilancio 2022, con il cashback che semmai dovesse essere confermato verrebbe comunque profondamente rivisto.

Riforma degli ammortizzatori sociali

Il Ministro Orlando chiede 8 miliardi di euro per la riforma degli ammortizzatori sociali; al momento all’appello ce ne sono la metà. Non sarà facile, dunque, attuare il progetto a cui stanno lavorando al Ministero del Lavoro che vede – tra le tante proposte – l’estensione delle protezioni ai lavoratori autonomi così da superare o estendere il concetto della cassa integrazione guadagni.

Fonte: Money.it

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