L’acqua presente sul nostro pianeta ha un’origine antichissima, addirittura antecedente alla formazione del Sistema solare. Ne davamo notizia anche qu
L’acqua presente sul nostro pianeta ha un’origine antichissima, addirittura antecedente alla formazione del Sistema solare. Ne davamo notizia anche qui su Media Inaf già nel 2014. Lo dicono le analisi delle abbondanze isotopiche, vale a dire il confronto tra le percentuali dei diversi isotopi dell’ossigeno e dell’idrogeno che si riscontrano nelle molecole d’acqua terrestri e in quelle presenti nelle meteoriti più antiche. La conferma arriva dai risultati di uno studio pubblicata ieri su Nature Astronomy da un team di scienziati del Cnrs e di altri centri di ricerca francesi guidati da Jérôme Aléon. Risultati che indicano come fonte dell’acqua del Sistema solare interno il consistente apporto di acqua interstellare – relativamente ricca di deuterio – avvenuto all’epoca del collasso del nucleo della nebulosa protosolare.
L’analisi di Aléon e colleghi è stata condotta, usando un metodo innovativo, sulle abbondanze isotopiche dell’idrogeno – vale a dire, il rapporto fra deuterio e prozio (l’isotopo dell’idrogeno più diffuso, quello senza neutroni) – e dell’ossigeno (O17 vs. O16) presente nei minerali anidri all’interno di inclusioni ricche di calcio e alluminio estratte da Efremovka, una fra le meteoriti più antiche del Sistema solare, rinvenuta in Kazakistan nel 1962.
I dati ottenuti mostrano che – nel corso dei primi 200mila anni di storia il Sistema solare, dunque molto prima che iniziassero a formarsi gli embrioni planetari – erano presenti due “serbatoi” di gas, con firme isotopiche ben distinte. Uno era il gas solare, dal quale ha avuto origine tutta la materia del Sistema solare. Fra gli atomi di idrogeno che hanno questa origine il deuterio è praticamente assente. Ma il più interessante è il secondo serbatoio di gas: qui già era presente vapore acqueo, e la firma isotopica dei suoi atomi corrisponde a quella dell’acqua terrestre.
Lo scenario suggerito da questi risultati è che, all’epoca della formazione del disco protoplanetario, il collasso dell’involucro interstellare sul disco stesso abbia portato una grande quantità di molecole d’acqua interstellare verso le regioni del Sistema solare interno. In altre parole, concludono gli autori dello studio, acqua con una composizione isotopica affine a quella che troviamo oggi sulla Terra era già presente nel disco protoplanetario ben prima che la Terra iniziasse anche solo a prendere forma.
Fonte: Media.inaf.it