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Le iniziative delle banche per rendere più fruibili i canali fisici e digitali

Le iniziative delle banche per rendere più fruibili i canali fisici e digitali

Assicurare una migliore fruibilità dei canali fisici e digitali per garantire servizi più efficienti a vantaggio della clientela. È questa la mission

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Assicurare una migliore fruibilità dei canali fisici e digitali per garantire servizi più efficienti a vantaggio della clientela. È questa la mission a cui si stanno dedicando gli istituti bancari in questo periodo così drammatico per il mondo intero. A rivelarlo è l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) che evidenzia i vari interventi fatti in ottica di accessibilità fisica e digitale nelle banche per una relazione più efficace ed efficiente con la clientela.

Calano i tempi di attesa

Dall’indagine effettuata dall’Abi è emerso che le banche si stanno dando da fare soprattutto per rendere più fruibili gli spazi e per ridurre i tempi di attesa in banca. Inoltre, gli istituti stanno lavorando anche per far sì che i clienti possano svolgere le varie operazioni bancarie mediante canali digitali accessibili. Un modo anche per scongiurare gli assembramenti durante questi mesi in cui i contagi da coronavirus non sembrano diminuire.

Dalla rilevazione realizzata dall’Abi, su un campione rappresentativo pari a circa il 58% in termini di sportelli, le banche hanno implementato misure per:

  • agevolare l’accesso o la permanenza in banca dei propri clienti (la quasi totalità dei rispondenti);
  • promuovere lo svolgimento da remoto di alcune operazioni legate alle fasi antecedenti alla sottoscrizione dei diversi contratti (85% degli sportelli censiti);
  • sviluppare soluzioni ibride che consentano alla clientela, attraverso l’utilizzo dei propri dispositivi tecnologici, di impostare operazioni che poi vengono concluse in filiale (70% degli sportelli censiti);
  • ridurre i tempi di attesa in filiale tramite la prenotazione di appuntamenti (75% degli sportelli censiti)

Si lavora in rete

In merito, invece, alla multicanalità e alla multisensorialità, l’indagine di Abi rivela che nel 68% degli sportelli censiti è stato previsto l’uso di misure sensoriali. Si tratta – fa sapere l’Associazione Bancaria Italiana in una nota – di soluzioni, comunicazioni, strumenti e/o canali fruibili mediante le diverse funzioni sensoriali in un’ottica di accessibilità a servizi e prodotti. Il 61% degli sportelli censiti è caratterizzato da terminali con il sistema di prelievo per persone con disabilità visiva. Il 72% degli sportelli censiti ha previsto terminali accessibili da parte delle persone con limitazioni funzionali motorie.

Tutte le banche italiane lavorano, dunque, nella stessa direzione affinché accessibilità e fruibilità siano obiettivi facilmente raggiungibili. Il 63% degli sportelli censiti – comunica l’Abi nella sua indagine –  ha utilizzato specifiche modalità di coordinamento tra le diverse unità organizzative interne aziendali, coinvolte a vario titolo sul tema dell’accessibilità. E poi ancora dall’indagine viene fuori che il 69% degli sportelli censiti ha realizzato iniziative in collaborazione con specifiche realtà in tema di accessibilità e inclusione.

Il commento

“Le banche, grazie all’impegno e al senso di responsabilità delle persone che vi lavorano, continuano a garantire la prosecuzione dei servizi bancari a sostegno dell’economia e delle famiglie in questa difficile situazione”, affermano Salvatore Poloni, Presidente del Comitato Sindacale del Lavoro l’ABI, e Giovanni Sabatini, Direttore Generale.

Poloni e Sabatini sottolineano come i protocolli condivisi con le Organizzazioni sindacali di settore – Fabi, Fisac-Cgil, First-Cisl, Uilca e Unisin – assicurino le misure di prevenzione e sicurezza di contrasto al virus per l’imprescindibile tutela delle lavoratrici, dei lavoratori e della clientela.

“In questa difficile situazione – sottolineano Poloni e Sabatini – nel costante dialogo costruttivo tra ABI e Sindacati è alta l’attenzione anche sulla sicurezza delle filiali e delle persone contro le aggressioni e chiediamo al Ministro dell’Interno, al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e al Capo della Polizia il massimo impegno per la prevenzione a tutela della sicurezza dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori bancari.” Quest’ultimo riferimento è ai bancari vittime della rapina in banca avvenuta l’altra mattina a Milano.

Fonte : conti.segugio.it

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