Fonte: Brindisireport.it Nella sua storia millenaria Brindisi ha sempre rappresentato uno snodo strategico nelle connessioni locali, nazionali e in
Fonte: Brindisireport.it
Nella sua storia millenaria Brindisi ha sempre rappresentato uno snodo strategico nelle connessioni locali, nazionali e internazionali. Un ruolo naturale riconosciuto principalmente per la sua fortunata posizione geografica e per le sue infrastrutture ad iniziare dal porto più sicuro del Mediterraneo, d’Europa e non solo. Nei secoli oltre ad essere il terminale della via Appia, la testa di ponte con l’Oriente ed i Balcani ha accresciuto la sua potenzialità all’inizio del secolo scorso con l’arrivo della ferrovia e la nascita di un aeroporto da sempre costantemente e naturalmente in espansione. E non dimentichiamo il periodo in cui da Brindisi si partiva per raggiungere persino Istanbul con La Valige delle Indie.
In un mondo in continua evoluzione e con scenari in continuo mutamento Brindisi, le cui potenzialità sono quanto mai strategiche e andrebbero a maggior ragione sviluppate, rischia tuttavia di restare esclusa, dalle nuove linee che si stanno disegnando non solo in Italia ma anche in Europa.
Da sempre la Cgil di Brindisi e la categoria dei trasporti della Filt Cgil sono impegnati nel sostenere il valore strategico di questo territorio che va a giusto titolo considerato. Va considerato come snodo importante nel campo dei trasporti per la sua baricentricità nel Salento, nel campo della logistica e della portualità, dal momento che – avendo ancora un porto polifunzionale – può ambire a diventare la piattaforma logistica del Mediterraneo grazie alle sue interconnessioni con ferrovia e aeroporto. Può e deve essere riconosciuto come porto core, può e deve entrare nelle Reti Ten-T, nel corridoio Baltico-Adriatico, nel corridoio dei Balcani occidentali (il cosiddetto Corridoio 8), nella “rete intermedia extended”, nella rete delle autostrade italiane.
E può e deve rientrare anche nella linea della Dorsale adriatica che sta ridisegnando Rfi, può e deve rientrare nei progetti di alta velocità ed alta capacità. E tutto ciò in maniera sempre più interconnessa con lo sviluppo del trasporto pubblico locale che ha bisogno di crescere ancora ed in linea rispetto alle altre province pugliesi perché settore strategico per soddisfare non solo le esigenze della popolazione locale, ma anche i bisogni di un turismo sempre crescente anche in questo territorio.
Cgil e Filt Cgil Brindisi intendono continuare a dare il loro contributo non solo in termini di rivendicazioni strettamente contrattuali e salariali, ma anche di idee e di progetti affinché si possano indirizzare quelle scelte che portano alla creazione di lavoro buono che Brindisi merita e di cui ha bisogno sfruttando i finanziamenti disponibili a partire dal Pnrr per armonizzare ed eliminare quei gap che impediscono l’attrazione di nuove economie.
E’ in questo senso che invitiamo tutti al convegno dal titolo “Trasporti, logistica, portualità progetti e sviluppo per Brindisi Hub del Mediterraneo” in programma mercoledì 31 gennaio a Brindisi, alle 17 nella sala Gino Strada di Palazzo Granafei-Nervegna (via Duomo, 20).
Alle relazione del segretario generale della Cgil di Brindisi Antonio Macchia seguiranno gli interventi di Gianni Stozzo segretario generale Filt Cgil Brindisi; dell’onorevole Roberto Traversi Componente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati; l’avvocato Alessandra Cursi presidente Stp Brindisi; Nicola Narcisi di Bab Centro studi. Il dibatti aperto alle Associazioni di Cittadinanza attiva sarà moderato da Martina Speranza.