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Agenzia delle entrate, cancella l’ obbligondi tirocinio per reclutare migliaia di funzionari entro l’ anno

Agenzia delle entrate, cancella l’ obbligondi tirocinio per reclutare migliaia di funzionari entro l’ anno

Fonte: Pamagazine.it Il problema ormai è sotto gli occhi di tutti, anche del governo che con il decreto Pnrr e una serie di interventi mirati sta t

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Il problema ormai è sotto gli occhi di tutti, anche del governo che con il decreto Pnrr e una serie di interventi mirati sta tentando di risolverlo almeno in parte: i concorsi pubblici non riescono ad attirare le competenze di cui le amministrazioni hanno bisogno per non andare in panne. Colpa delle retribuzioni troppo basse offerte ai profili altamente tecnici, ma anche della natura dei posti messi a bando, spesso e volentieri a tempo determinato. Il Formez lo ha detto chiaro e tondo: all’ultimo due vincitori su dieci si sfilano e rinunciano all’incarico conquistato. E così le pa ora sono costrette a correre ai ripari per ridurre le scoperture di organico con cui, da troppo tempo, devono fare i conti. Emblematico il caso dell’Agenzia delle Entrate, che si appresta a ad assumere tramite concorso quasi 3mila risorse: ebbene, il comitato di gestione, nelle scorse settimane, ha deciso di cancellare l’obbligo di tirocinio per i neo assunti. All’Agenzia delle Entrate, infatti, fino a oggi per ottenere il contratto a tempo indeterminato era necessario svolgere un tirocinio di un anno. Un disincentivo per molti. Da qui la retromarcia, che la dice lunga sulla situazione che si è venuta a creare. Tornando al decreto Pnrr con i correttivi del governo contro il flop dei concorsi: prevista la stabilizzazione dei tecnici del Pnrr e dei funzionari assunti al Sud per rafforzare le pa meridionali. Da marzo quelli che avranno svolto 15 mesi di servizio consecutivi saranno premiati con il posto fisso.

Il concorso

Il mese prossimo è in programma la prova scritta del concorso dell’Agenzia delle Entrate per assumere i primi 900 assistenti tecnici. Date le tempistiche del concorso è presumibile che i contratti cominceranno a essere sottoscritti entro la fine del semestre. I candidati hanno ricevuto a dicembre la comunicazione che le prove ci sarebbero state dal 13 al 17 febbraio, ma il 20 gennaio scorso il tutto è stato rimandato di un mese: le nuove date d’esame sono fissate dal 13 al 18 marzo. Il calendario delle prove uscirà nelle prossime ore. La legge di Bilancio ha previsto ulteriori 3.900 assunzioni. Atteso a breve un ulteriore concorso per più di 2.500 funzionari, a cui ne faranno seguito altri nel 2024.

I sindacati

Il segretario generale Confsal-Unsa, Massimo Battaglia, già in precedenza aveva affrontato il problema dell’occupazione nella Pa. «Nuovo precariato e questione salariale sono due priorità da affrontare subito», ha ribadito in più di un’occasione il segretario generale. I sindacati incontreranno il ministro della Funzione Pubblica, Paolo Zangrillo, il 3 marzo. Si parlerà di aumenti retributivi e dei rinnovi 2022-2024, ma non solo. Ancora Battaglia: «Nel pubblico impiego tra il 2011 e il 2020 sono stati creati 145mila precari, un dato così alto non si riscontra dal 1977, a fronte di 73mila posti a tempo indeterminato. Lo evidenziano i dati Istat». Il ragionamento: «Mentre la politica vuole giustamente una Pa sempre più efficiente, continua lo svuotamento delle professionalità e dei lavoratori dagli uffici per via dei pensionamenti in blocco e delle dimissioni di personale. Ci sono amministrazioni con gravi carenze di organico. È impossibile continuare così, ci vogliono concorsi celeri con un nuovo modello assunzionale». La scopertura di organico in diversi ministeri si attesta oggi intorno al 30%.

 

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