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Marco Carlomagno, FLP: “Ritardo sulle assunzioni per il PNRR: la carenza di personale è oggi di circa il 35%, con punte del 50%”

A Roma l’incontro “PNRR, governance e capacità amministrativa”. FLP ha promosso la giornata di lavori insieme ai rappresentati delle istituzioni sui temi centrali della riforma della PA

Marco Carlomagno, FLP: “Ritardo sulle assunzioni per il PNRR: la carenza di personale è oggi di circa il 35%, con punte del 50%”

Fonte: Flp.it Burocratizzazione, mancato turnover, salari tra i più bassi d’Europa, scarsa formazione: la riforma della Pubblica Amministrazione è

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Fonte: Flp.it

Burocratizzazione, mancato turnover, salari tra i più bassi d’Europa, scarsa formazione: la riforma della Pubblica Amministrazione è stata un tema ricorrente per diversi governi. Oggi, il PNRR offre l’opportunità di ridisegnare il sistema di accesso, dare il via a un piano di semplificazioni, valorizzare le competenze e favorire la trasformazione digitale.Dobbiamo semplificare 600 procedure da qui al 2026“: è questo uno dei traguardi espressi questa mattina dal ministro per la Pubblica Amministrazione Alberto Zangrillo, in un videomessaggio inviato in occasione del convegno della FLP “PNRR, governance e capacità amministrativa”, la giornata di lavori promossa da FLP – Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche per un confronto tra istituzioni e parti interessate sulle questioni centrali della riforma della PA. E ha continuato il ministro: “Piena disponibilità ad avviare un confronto su quanto c’è da fare. Bisogna fare squadra, stare insieme, ciascuno con le proprie prerogative, ma facendo squadra per il bene del nostro Paese”. Il ministro Zangrillo, inoltre, ha sottolineato il fondamentale investimento che la PA deve fare sulle risorse umane, ricordando come, “dal 2008, anno della crisi finanziaria globale, vi sia stato un ‘depauperamento’ del personale nel campo pubblico”.

E proprio in questo senso va l’alert lanciato da Marco Carlomagno, Segretario Generale di FLP: “Siamo in forte ritardo, sul fronte delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione, nel quadro del PNRR, giacché la carenza di personale è oggi di circa il 35%, con punte del 50% in alcuni settori, senza contare che mancano le competenze necessarie per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza“. “Se il PNRR rappresenta un’occasione importante – ha spiegato ancora Carlomagno – il perseguimento dei suoi ambiziosi obiettivi chiama le Pubbliche Amministrazioni a compiere uno sforzo congiunto di proporzioni eccezionali, senza però avere adeguate risorse a disposizione. L’insediamento della XIX legislatura e i primi cento giorni del governo Meloni confermano l’urgenza, dalla FLP evidenziata più volte nei mesi, di affrontare con decisione e con una prospettiva di lungo respiro le questioni relative al buon funzionamento delle PA”. 

Il report sullo stato di avanzamento dei progetti del PNRR, infatti, evidenzia una serie di criticità che rischiano di compromettere la realizzazione degli obiettivi 2023 e la conseguente erogazione dei circa 24 miliardi previsti per il raggiungimento dei 69 progetti ancora aperti. “In primo luogo, la carenza negli organici – ha aggiunto Carlomagno – rappresenta uno dei nodi cruciali, ponendoci al di sotto di tutti i Paesi dell’Unione Europea. Difficoltà aggravata dall’anzianità del personale e da qualifiche non allineate agli obiettivi. C’è poi il problema dei percorsi di carriera in gran parte bloccati e della mancata valorizzazione del personale, con retribuzioni basse e poco attrattive. Un quadro desolante ma prevedibile dopo decenni di disinvestimenti”.

I dati dell’Italia sono drammatici, mi ha colpito quello che pone l’Italia al 25esimo posto su 27 per competenze digitali. Altro dato drammatico è che siamo agli ultimi posti per competenze Stem – ha detto la Viceministra del Lavoro Maria Teresa Bellucci durante il suo intervento – Certamente il PNRR è una grande opportunità ma non è bastevole, abbiamo bisogno di riempire i gap infrastrutturali ma anche il gap per rendere le infrastrutture, quelle autostrade, percorribili, con persone competenti“. Per Bellucci, dunque, per far questo “bisogna investire in capitale umano e quando parliamo di rivoluzione digitale dobbiamo operare con una rivoluzione anche della narrazione, per essere servitori del Paese“. “Abbiamo un governo che ha un tempo sostenibile per raggiungere questi obiettivi e far diventare la PA centrale – ha affermato la Viceministra – C’è bisogno di una cultura del lavoro che non passa per il reddito di cittadinanza, il nostro obiettivo non è cancellare la materia ma di riformarla, in parte con politiche attive e in parte con assistenza ai fragili e ai poveri mettendo dentro tutte le articolazioni, gli enti locali, il terzo settore e i livelli nazionali e istituzionali insieme“.

Il rapporto tra spesa pubblica e PIL ha visto negli ultimi vent’anni una forte contrazione. Ne sono risultati blocco del turnover, invecchiamento del personale, mancata formazione, scarsa digitalizzazione, bassi stipendi, con una riduzione generale dei livelli di efficacia e di efficienza nell’erogazione dei servizi pubblici. “Per dare concretezza al PNRR – ha aggiunto Carlomagno – sarà necessaria un’inversione di tendenza, che preveda un piano di reclutamento più ampio e specifico e tutte le leve necessarie al buon funzionamento di un’Amministrazione: formazione, valorizzazione del personale, nuovo ordinamento professionale, ma anche investimenti nelle infrastrutture tecnologiche, come la realizzazione della banda larga e del 5G su tutto il territorio nazionale, la migrazione delle banche dati in un cloud, la semplificazione delle procedure”.

La sfida sul PNRR che stiamo portando avanti in questo momento, attraverso una ‘governance’ nuova, diversa, più attagliata al momento di attuazione del Piano, permette finalmente di lavorare con maggiore snellezza e con maggiore efficienza“, ha commentato il Sottosegretario all’Economia, Lucia Albano. “Uno degli obiettivi principali del PNRR – prosegue – è certamente semplificare, aumentare l’efficienza e il merito, attraverso un investimento in formazione e nelle risorse umane della Pubblica Amministrazione e, quindi, nel capitale umano”. Quanto, poi, alle assunzioni nella PA, Albano ammette che “negli ultimi anni, il blocco del ‘turnover’ ha creato dei problemi alla Pubblica Amministrazione in termini di efficientamento e, quindi, in termini di età media dei lavoratori, ed è chiaro che, in questo momento, abbiamo bisogno più che mai delle nuove leve“. Dunque, ha terminato il Sottosegretario, “bisogna che la Pubblica Amministrazione diventi attrattiva“.

E ha concluso il Segretario Generale Carlomagno: “Siamo quindi pronti a dare il nostro contributo al confronto con il Ministro Zangrillo, che finalmente partirà ai primi di marzo e che, per la complessità dei temi di natura economica, istituzionale, tecnologica, e sociale, non potrà non riguardare l’azione di governo nel suo complesso”.

All’evento, fra gli altri, sono intervenuti anche il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, il presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, e Claudio Anastasio, presidente di 3-I

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