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Cessazione crediti fino a 3 volte: cosa cambia e le novità del decreto

Come cambia la cessione dei crediti con il nuovo decreto? Secondo le ultime novità è possibile cedere i bonus edilizi fino a tre volte.

Cessazione crediti fino a 3 volte: cosa cambia e le novità del decreto

Come cambia la cessione dei crediti fiscali con il nuovo decreto? In base alle ultime novità sono molti le modifiche al meccanismo che ha reso così co

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Come cambia la cessione dei crediti fiscali con il nuovo decreto? In base alle ultime novità sono molti le modifiche al meccanismo che ha reso così convenienti i bonus casa.

Secondo le ultime anticipazioni, i crediti potranno essere ceduti al massimo per tre volte, ma solo nei confronti di banche o intermediari finanziari abilitati. Ci sarà, inoltre, un codice identificativo per tracciare i crediti. La cessione parziale del credito non si potrà fare oltre il primo “passaggio”.

L’obiettivo resta quello di intervenire il più velocemente possibile, visto che la maggior parte dei cantieri si è bloccata dopo l’entrata in vigore del decreto Sostegni ter.

Le nuove regole devono trovare il modo di mediare tra la stretta, giudicata eccessiva, introdotta dal decreto Sostegni ter, e l’allarme frodi dato (da tempo ormai) dall’Agenzia delle entrate.

Cessione crediti, come potrebbe cambiare? Le novità nel decreto

Non solo imprese e famiglie, ma anche il Parlamento è compatto nel chiedere al Governo un nuovo intervento sulla stretta del meccanismo della cessione del creditoin primis Lega e Movimento 5 Stelle. Proprio i 5 Stelle, in realtà, da genitori del superbonus 110%, spingono per una misura-compromesso da trovare con una certa urgenza.

In cosa consiste questo dietrofront? L’intenzione è quella di modificare il decreto Sostegni ter, che ha vietato l’opzione della cessione del credito a catena a partire dal 7 febbraio. La modifica prevede che le cessioni avverranno tra istituti vigilati dalla Banca d’Italia, quindi tra banche e intermediari, per le società dei gruppi bancari e altri operatori che abbiano nel gruppo soggetti vigilati.

Il nuovo decreto, la cui bozza è stata anticipata dal quotidiano Italiaoggi, consente di nuovo la cessione dei crediti alle società infragruppo o alle società vigilate da Bankitalia.

Secondo quanto anticipato, i crediti fiscali potranno essere ceduti solo altre due volte oltre la prima, ma solo a favore di banche o intermediari finanziari abilitati. La cessione parziale del credito è possibile solo per la prima operazione, poi viene vietata. Inoltre, sarà attribuito un codice identificativo per consentire la tracciabilità anche in presenza di cessioni multiple.

In sintesi quindi la cessione può avvenire solo tre volte, ma solo se i crediti sono bollinati e se tra istituti vigilati da Bankitalia. I crediti bollinati sarebbero quelli a cui è stato associato un codice dell’Agenzia delle Entrate alla prima emissione. In questo modo, il credito rimane tracciabile cessione dopo cessione, permettendo anche di risalire alla sua origine (e verificare che quel credito corrisponda a un intervento edilizio effettivamente effettuato).

La correzione da sola, per quanto molto attesa, non è sufficiente a ridare liquidità al sistema. Le aziende a controllo pubblico, per esempio Cassa Deposito Prestiti e Poste, e alcune banche aspettano che arrivi un chiarimento su chi dovrà rispondere dei 4,4 miliardi di frodi su crediti fiscali.

Per quanto riguarda le cifre già sequestrate delle frodi sulla cessione del credito, pari a circa 2 miliardi, il Governo potrebbe allungare i tempi di utilizzo di questi crediti.

Cessione del credito, comunicazione col nuovo modulo delle Entrate

Il decreto Sostegni ter è entrato in vigore il 27 gennaio, cambiando le regole per la cessione del credito a partire dal 7 febbraio. Dal 7 febbraio in poi è possibile effettuare un’unica cessione, pena l’annullamento del contratto. Dal 27 gennaio al 7 febbraio, quindi, è operativo un periodo transitorio, in cui è possibile continuare a effettuare un’ulteriore cessione del credito, mantenendo la possibilità di cederlo anche dal 7 febbraio in poi.

Il provvedimento dell’Agenzia delle entrate del 4 febbraio proroga ufficialmente la scadenza di questo periodo transitorio, spostando il termine ultimo per la cessione del credito al 17 febbraio. Una proroga, quindi, di dieci giorni. In questo momento sono quindi pienamente in vigore le nuove regole del Sostegni ter.

Con il provvedimento del 3 febbraio, invece, l’Agenzia delle entrate ha aggiornato il modello per la comunicazione dell’opzione di cessione del credito o sconto in fattura.

Fonte: Money.it

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