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Borse Ue attese poco mosse. Btp Futura al secondo giorno con lo spread sopra 100

Si profila un avvio debole in vista della stagione delle trimestrali che negli Usa è entrata nel vivo, dopo le banche della scorsa settimana ora il focus è sui tencologici a partire da Netflix che pubblica i conti stasera. Petrolio ben intonato (+1%). L'euro resta sopra 1,20 sul dollaro. A Milano focus su Creval e Bper. Assemblee di Inwit e Italgas.

Borse Ue attese poco mosse. Btp Futura al secondo giorno con lo spread sopra 100

Si profila un avvio debole per le borse europee sulla scia del sentiment attendista sui mercati finanziari globali, che si preparano ai conti dei giga

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Si profila un avvio debole per le borse europee sulla scia del sentiment attendista sui mercati finanziari globali, che si preparano ai conti dei giganti tech Usa dopo la tornata delle banche la settimana scorsa che hanno avuto risultati positivi. Stasera a Wall Street chiusa riporterà la trimestrale Netflix. Proprio la debolezza dei titoli tecnologici ha frenato ieri la borsa americana, dove il Nasdaq è sceso dello 0,98%, il Dow Jones dello 0,36% e l’S&P dello 0,53%. In agenda negli Usa anche i bilanci del primo trimestre di Johnson & Johnson, Abbott Laboratories e Philip Morris (tutti e tre prima dell’avvio delle contrattazioni della borsa statunitense).

Cauta anche l’Asia stamani con il Nikkei che cede l’1,95%, Hang Seng +0,29% e Shanghai +0,31% dopo che la Peoples Bank of China ha lasciato stabili i tassi di prestito Lpr a 1 (3,85%) e 5 anni (4,65%), in linea con le previsioni. Nel frattempo i future di Wall Street viaggiano al momento poco sopra la parità: Dow Jones +0,24%, S&P +0,21% e Nasdaq +0,16%.

Nel macro focus sui prezzi alla produzione di marzo in Germania. Da seguire poi l’indice settimanale Redbook degli Usa (14:55). Tra le commodities il petrolio Wti sale dello 0,98% a 64 dollari al barile e il Brent fa +1,07% a 67,77 dollari al barile. L’oro tratta in rialzo dello 0,068% a 1.771 dollari l’oncia. Nel valutario il cambio eurodollaro guadagna lo 0,22% e resta sopra quota 1,20 a 1,206, il cross dollaro/yen segna +0,01% a 108,17 e quello tra sterlina e biglietto verde si attesta a 1,4, +0,11%.

Nell’obbligazionario lo spread Btp/Bund viaggia stamani a quota 102,7, poco mosso rispetto alla chiusura di ieri di 102,2 (+0,75 punti), mentre oggi si apre la seconda delle cinque giornate di collocamento al retail della terza edizione del Btp Futura (con durata di 16 anni) dopo che ieri al debutto ha registrato richieste per 2,28 miliardi di euro, solo leggermente inferiore a quanto ottenuto in avvio nella precedente emissione, quella del novembre scorso (2,5 miliardi), che però aveva una scadenza inferiore (8 anni).

A Piazza Affari da seguire Enav e Gas Plus che pubblicano i dati dell’esercizio 2020. Si tengono inoltre le assemblee degli azionisti per i conti dello scorso anno, tra gli altri, di Inwit, Italgas, Recordati e D’Amico.

A Milano attenzione anche a Creval perché, come scrive MF-Milano Finanza, a quattro giorni dal rilancio del prezzo d’opa da parte del Crédit Agricole (da 10,5 a 12,2 euro con un premio ulteriore di 0,3 euro in caso di superamento del 90%), molti investitori non hanno ancora sciolto la riserva sull’adesione e anzi hanno scelto di scommettere su un nuovo, improbabile, ritocco. In serata l’hedge fund Petrus, socio del Creval con poco più del 3%, ha detto che non aderirà alla nuova offerta a 12,2 euro ma nel frattempo il Crédit Agricole in una nota ha confermato il corrispettivo di 12,2 euro più eventuale integrazione di 0,3 euro. Un rilancio quindi non ci sarà prova ne è che il titolo resta a 12,2 euro (ieri ha chiuso a 1,23, +0,25) alla vigilia della chiusura dell’opa fissata per domani.

Tra le banche da seguire anche Bper che ieri sera a mercati già chiusi ha annunciato la prosecuzione della strategia di derisking del gruppo con la cessione di portafogli di crediti unlikely to pay del valore lordo contabile di oltre 420 milioni di euro.

Focus sempre sui titoli del calcio dopo l’annuncio della nuova SuperLega ieri che ha fatto scattare l’opposizione dell’Ue nel nome della difesa di apertura e solidarietà dello sport. Nonostante ciò ieri il titolo della Juventus, uno dei 12 fondatori, è balzato del 17,85% a 0,91 euro.

Fonte: www.milanofinanza.it

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