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Borsa, banche ko in tutta Europa. Pesano i conti di SocGen e Hsbc

Vendite su tutto il comparto dopo che i due colossi nel secondo trimestre hanno pagato l'impatto del Covid e del rallentamento dell'economia

Borsa, banche ko in tutta Europa. Pesano i conti di SocGen e Hsbc

Seduta complicata per il comparto bancario in Europa (-1% lo stoxx di settore) ma anche a Piazza Affari dopo le trimestrali in forte calo di due colos

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Seduta complicata per il comparto bancario in Europa (-1% lo stoxx di settore) ma anche a Piazza Affari dopo le trimestrali in forte calo di due colossi internazionali come Hsbc e Societe Generale.

La prima ha registrato nel primo semestre un calo del 77% dell’utile netto a 1,97 miliardi di dollari. Un risultato che è conseguenza dell’effetto combinato della crisi dovuta al Coronavirus e delle tensioni commerciali sull’asse Pechino-Washington. Nel secondo trimestre il calo dell’utile netto è ancora più marcato, -96% a 192 milioni di dollari.

Hsbc ha alzato la stima delle spese per crediti inesigibili, attesa per il 2020 tra gli 8 e 13 miliardi di dollari: una previsione che riflette i risultati contabili difficili e le attese per una flessione ancora più marcata dell’economia.

Peggio ha fatto SocGen, che ha subìto nel secondo trimestre una perdita di 1,26 miliardi, rispetto all’utile netto di poco più di un miliardo nello stesso periodo del 2019. Per effetto della crisi economica, SocGen ha accantonato 650 milioni per possibili perdite di credito, a cui si aggiungono due grandi ammortamenti contabili. Al netto di queste operazioni, l’utile netto risulta di 70 milioni, comunque in calo verticale rispetto agli 1,35 miliardi di euro dello stesso periodo del 2019.

Gli effetti di questi conti, che sono conseguenze della recessione legata al Covid e creano preoccupazioni per eventuali strascichi un po’ su tutto il settore, si vedono in Borsa: Hsbc è tra i peggiori titoli del listino di Londra e cede oltre il 5%; a Parigi SocGen viaggia in coda al Cac con un ribasso del 3%. Anche a Milano, complice il rialzo dello spread verso 160 punti, i titoli bancari sono tra i peggiori delle blue chip: negativi infatti Mediobanca , Banco Bpm,Intesa Sanpaolo e Unicredit mentre sul listino principale gli unici istituti positivi sono Finecobank e Ubi Banca (+2%), in attesa dei conti che verranno diffusi a breve, complici anche il ridottissimo flottante e alcune effetti tecnici legati all’Opas di Intesa Sanpaolo, che si è chiusa settimana scorsa.

Fonte : www.ilsole24ore.com

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