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Broker esteri cauti su Banco Bpm, ma per Goldman Sachs vale 2,62 euro in caso di M&A

L'azione, al centro del risiko bancario con l'ipotesi di una fusione a tre con Unicredit e Mps o di un merger a due con Bper, storna oggi in Borsa, scontando la perdita operativa netta nel quarto trimestre 2020, a causa dei maggiori accantonamenti per perdite su crediti, e un'evoluzione del capitale negativa. Solo Equita e Kepler Cheuvreux hanno alzato il target price post conti, Mediobanca, JP Morgan, Goldman Sachs hanno confermato il rating neutral

Broker esteri cauti su Banco Bpm, ma per Goldman Sachs vale 2,62 euro in caso di M&A

Realizzi sul titolo Banco Bpm oggi in Borsa (-0,87% a 2,155 euro) che resta al centro del risiko bancario con l'ipotesi di una fusione a tre con Unicr

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Realizzi sul titolo Banco Bpm oggi in Borsa (-0,87% a 2,155 euro) che resta al centro del risiko bancario con l’ipotesi di una fusione a tre con Unicredit e Mps o di un merger a due con Bper Banca, ma nel brevissimo sconta una perdita operativa netta pari a 83 milioni di euro nel quarto trimestre 2020 contro il dato positivo di 333 milioni nel quarto trimestre 2019 (del 34,3% inferiore alle stime di JPMorgan) principalmente a causa dei maggiori accantonamenti per perdite su crediti.

I ricavi totali, pari a 1,05 miliardi di euro, sono stati del 6% superiori alle stime della banca d’affari, principalmente grazie ai maggiori proventi da negoziazione. I ricavi principali sono risultati sostanzialmente in linea con un margine di interesse pari a 509 milioni (+7,4% anno su anno) rispetto ai 507 milioni previsti da JPMorgan e commissioni pari a 429 milioni (-7,1% anno su anno) contro i 425 milioni stimati dal broker.

La banca per quest’anno si aspetta ricavi superiori al 2020 grazie al contributo positivo del Tltro III, ai solidi volumi di prestiti supportati da prestiti garantiti dallo Stato e al recupero degli investimenti e delle commissioni commerciali. I costi operativi sono stati inferiori alle attese di JPMorgan (635 milioni) a 600 milioni e gli accantonamenti pari a 536 milioni di euro, il 10% in più rispetto ai 487 milioni stimati dal broker. Complessivamente, il costo del rischio è stato di 122 pb per l’intero esercizio 2020 e Banco Bpm si aspetta livelli simili per quest’anno, ma accantonamenti inferiori.

Inoltre, le moratorie sono scese del -24% su base trimestrale a 12,2 miliardi di euro e l’istituto ha registrato tassi di insolvenza limitati (inferiori all’1%) sui prestiti soggetti a moratorie scadute. Il ratio Npe lordo è stato inferiore alle attese al 7,5% grazie alle cessioni (in calo dall’8,6% del terzo trimestre 2020), mentre la copertura sulle Npe al 50% è stata superiore a quanto previsto da JPMorgan (con una copertura del 59,1% per le sofferenze e del 43,7% per gli unlikely to pay).

Anche il coefficiente patrimoniale Cet1 fully loaded, pari al 13,3%, è risultato di 20 punti base inferiore alle attese di JPMorgan al 13,5%, principalmente a causa dell’accantonamento per il dividendo di 0,06 euro per azione (rendimento del 2,8%), in linea con le attese degli analisti. Anche Goldman Sachs parla di un set misto di risultati con perdite su crediti superiori alle attese, influenzate negativamente dalle cessioni di Npe realizzate nel trimestre. Pure l’evoluzione del capitale è stata negativa nel quarto trimestre, mentre i crediti deteriorati sono diminuiti significativamente (-12% trimestre su trimestre, -15% anno su anno).

“Nel complesso, a questo punto ci aspettiamo aggiornamenti limitati dell’utile per azione della banca con ricavi core sostanzialmente in linea e incertezze sugli accantonamenti, ma riconosciamo che il trend della qualità del credito è comunque incoraggiante”, ha concluso JPMorgan, ribadendo il rating neutral sul titolo Banco Bpm con un target price a 1,90 euro. Lo stesso giudizio di Goldman Sachs (target price a 1,95 euro) e di Mediobanca Securities (rating neutral e target price a 2,25 euro post merger) che ha ricordato che il titolo ha sovraperformato l’indice Stoxx Banks Eu dell’8,6% a febbraio in scia alla nomina di Mario Draghi a premier incaricato di formare un nuovo Governo, “quindi nonostante un trimestre discreto, la reazione del mercato potrebbe essere attenuata oggi”.

Il titolo Banco Bpm, alla quotazione attuale, è scambiato a 0,3 volte il multiplo prezzo/capitale tangibile e a 11 volte il multiplo prezzo/utile 2022 per un Rote del 3% nel 2022 e Mediobanca crede che il prezzo dell’azione stia incorporando un’outlook macro migliore rispetto alle proiezioni della banca d’affari o una quota consistente di premio M&A: circa il 90% in caso di fusione con Bper Banca. L’ad di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, durante la conference call di commento ai conti ha detto che “per quanto riguarda l’attività di M&A siamo aperti alla possibilità di raggiungere accordi, in via preliminare stiamo facendo i compiti ‘interni per capire quale sia la migliore opzione tra le possibili per Banco Bpm. Non dipenderà solo da noi, ma anche dagli altri”.

Mediobanca ritiene probabile la potenziale fusione tra Banco Bpm e Bper nel 2021, poiché allineerebbe gli interessi di molte parti coinvolte e avrebbe senso industriale e finanziario. Comunque, la banca d’affari si gioca la partita puntando tutto su Bper Banca, coperta con un rating outperform. Chi vede ancora margini di upside in Borsa per Banco Bpm è Equita Sim che oggi ha alzato il target price da 2,2 a 2,5 euro, confermando la raccomandazione buy e parlando di risultati leggermente superiori alle attese a livello operativo, ma di un risultato netto inferiore per i maggiori accantonamenti e svalutazioni. Tanto che la Sim ha ridotto le stime 2021 del 15% a 382 milioni per riflettere un outlook più cauto sul net interest income e un’ulteriore accelerazione del de-risking, rimanendo, in ogni caso, sopra la guidance della banca.

Ma a seguito della riduzione del costo del capitale per la compressione degli spread e riflettendo una posizione di capitale leggermente più alta al 2022, il target price sale a 2,5 euro. “Ribadiamo la raccomandazione positiva considerando il miglioramento del profilo di rischio della banca con un ratio Npe sotto l’8% e un Cet1 di circa il 13%”, ha spiegato Equita, aggiungendo che ” Banco Bpm è al centro del consolidamento del settore bancario, con un maggiore appeal speculativo e con multipli ancora a sconto rispetto alla media di settore”.

Prezzo obiettivo che anche Kepler Cheuvreux oggi ha alzato dopo aver aggiornato le stime di utile per azione 2021-2023 del +6,3%, ma il broker si è fermato a 2 euro da 1,8 euro e il rating è rimasto cauto: hold, anche se Kepler è convinto che un deal con Bper possa creare valore fino a circa il 30% della capitalizzazione di mercato combinata.

Gli ha fatto eco Intesa Sanpaolo (rating add e target price a 2,2 euro): “riteniamo che l’andamento dell’azione rimarrà legato alle potenziali opportunità di M&A che potrebbero sorgere nel prossimo futuro”, ha detto, giudicando i risultati in linea con le sue aspettative, nonostante diversi elementi non ricorrenti, e l’outlook migliore del previsto per quanto riguarda i ricavi grazie a un’adozione del tltro III maggiore del previsto.

Peraltro, il prezzo obiettivo a 1,95 euro di Goldman Sachs incorpora un valore fondamentale di 1,66 euro per azione ponderato al 70% e un valore teorico di M&A di 2,62 euro per azione azione, ponderato al 30%. “La nostra valutazione teorica di M&A è la nostra valutazione fondamentale più il valore attuale delle sinergie di costo in uno scenario di merger”, ha precisato la banca d’affari Usa.

Fonte: www.milanofinanza.it

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