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Rafforzamento capacità amministrativa PA”

Audizione 9 maggio 2023 - Comm. Riunite I (Affari costituzionali) + XI (Lavoro)

Rafforzamento capacità amministrativa PA”

Il DL PA, dopo una lunga attesa, nella sua attuale formulazione appare nei suoi contenuti in larga parte insufficiente ad affrontare le grandi questio

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𝗠𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗖𝗮𝗿𝗹𝗼𝗺𝗮𝗴𝗻𝗼, 𝗙𝗟𝗣: «𝗣𝗡𝗥𝗥 𝗲 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲? 𝗖𝗼𝗻 𝗕𝗿𝘂𝗻𝗲𝘁𝘁𝗮 𝘀𝗶 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶 𝗰𝗮𝗿𝘁𝗼𝗺𝗮𝗻𝘁𝗶»

Il DL PA, dopo una lunga attesa, nella sua attuale formulazione appare nei suoi contenuti in larga parte insufficiente ad affrontare le grandi questioni ancora aperte e legate alla grave carenza degli organici e delle mancate professionalità presenti per effetto di decenni di mancate assunzioni e reclutamenti generici, oltre a reiterati blocchi contrattuali che hanno ingessato gli ordinamenti professionali e reso il lavoro pubblico poco pagato e sottoinquadrato.
Il provvedimento appare una norma caratterizzata da interventi spot e a macchia di leopardo e per le funzioni centrali riguarda solo poche amministrazioni ed è inefficace anche per queste ultime.
In buona sostanza si tratta di piccoli ritocchi mirati ad allargare posizioni dirigenziali di vertice e a prevedere una deroga fino al 12 per cento per gli incarichi dirigenziali conferiti a esterni e con procedure di carattere essenzialmente fiduciario.
Si cerca di ridisegnare la policy per l’attuazione del PNRR ma gli interventi sembrano di scarsa portata nei singoli Ministeri (Ministero delle Imprese e Made in Italy e Ambiente).
Per tornare alle assunzioni parliamo di poche centinaia di posti sparse per qualche amministrazione centrale ma insufficienti a colmare il gap (agli esteri è prevista anche una riserva per i contrattisti all’estero).
Le altre assunzioni comunque insufficienti sono riservate alle forze di polizia.
Segnaliamo in particolare le forti perplessità della FLP sull’art. 1 comma 4 che prevede la possibilità di attribuire un punteggio doppio al titolo di studio che sia conseguito nei 5 anni precedenti alla scadenza del bando di concorso e la parziale attuazione completa della riorganizzazione del Ministero del Lavoro con la mancata reinternalizzazione dell’INL e della funzione ispettiva che pure avrebbe potuto avere nuovo impulso viste le criticità dell’attuale Ispettorato del lavoro.
Buona la previsione dell’istituzione dell’Osservatorio nazionale del lavoro pubblico (art. 1 comma 8) con particolare riferimento alle linee guida sul lavoro agile che deve trovare nuovo impulso a fronte di un indubbio e ingiustificato ritorno al passato che alberga nella stragrande maggioranza dei vertici delle Amministrazioni.
Così come va bene il nuovo stanziamento di 55 milioni di euro per la rivalutazione delle indennità di amministrazione di quei Ministeri che necessitano ancora di un passo in avanti verso la perequazione.
Bene anche l’attenzione verso il Ministero dell’Università e della Ricerca con alcuni primi interventi sia sulla struttura dell’indennità di amministrazione che per l’attenzione, tutta da verificare, verso l’area dei ricercatori. In controtendenza con l’idea delle reinternalizzazioni che pure al Ministro del Lavoro era stata preannunciata è la creazione di ENIT spa al Ministero del Turismo, seppure in un settore che era caratterizzato da una certa autonomia gestionale.
Per quanto concerne gli Enti locali le misure, seppure vanno nella direzione di stabilizzare i precari con almeno 36 mesi di servizio pure discontinui negli ultimi 8 anni, sono sempre vincolate dalle facoltà assunzionali e dai vincoli di bilancio notoriamente critici nei Comuni e quindi di complessa attuazione, così come le procedure concorsuali da bandire che invece sono assolutamente necessarie in questo comparto che è al centro delle politiche di attuazione dei Piani del PNRR.

Fonte: Flp.it

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