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Mille proroghe – Smart working per i lavoratori con figli under 14 nel privato FLP: “penalizzazione dei lavoratori pubblici”

Lavoro agile: prorogato lo smart working anche per i lavoratori con figli under 14, ma solo nel privato

Mille proroghe – Smart working per i lavoratori con figli under 14 nel privato FLP: “penalizzazione dei lavoratori pubblici”

Fonte: Flp.it La Commissione Bilancio e Affari istituzionali ha approvato la proroga dello smart working per i lavoratori fragili e per i genitori

24-28 OTTOBRE 2022, IL QUARANTENNALE DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA
Punto della situazione sulle possibilità di pensionamento 2023
Proroga del lavoro agile per i lavoratori fragili della PA

Fonte: Flp.it

La Commissione Bilancio e Affari istituzionali ha approvato la proroga dello smart working per i lavoratori fragili e per i genitori con figli under 14, ma soltanto, per questi ultimi, nel settore privato. “Se arriva l’ok alla proroga per i lavoratori fragili, permane però l’inaccettabile penalizzazione dei lavoratori pubblici per quanto riguarda i genitori con figli under 14. Una penalizzazione che non può essere giustificata da presunte mancate coperture in bilancio”, dichiara Marco Carlomagno, Segretario Generale FLP – Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche, a commento dell’emendamento approvato in Commissione al Senato e in vista dell’approvazione in aula prevista per i prossimi giorni. L’emendamento prevede un’estensione del Milleproroghe al 30 giugno, anche in assenza di accordi individuali, a patto che la prestazione sia compatibile con lo smart working, garantendo una copertura finanziaria per 16 milioni di euro.

La possibilità di ricorrere al lavoro agile o smart working ha dimostrato la propria centralità in particolare durante il periodo pandemico, durante il quale si sono sperimentate anche forme di lavoro ibrido che hanno avuto un impatto positivo su diversi fronti: migliore life-work balance, per esempio, ma anche riduzione dei tempi di spostamento e, con essi, del congestionamento stradale. Soprattutto, le circostanze hanno imposto un generale cambiamento nella cultura organizzativa, che ha visto al centro digitalizzazione dei processi e valorizzazione del lavoro per obiettivi, segnando un deciso cambio di stile di vita per i lavoratori. “Le pubbliche amministrazioni – commenta Carlomagno – hanno fatto i conti, tranne poche eccezioni e fino a tempi recenti, con l’arretratezza non solo delle dotazioni tecnologiche, ma anche della concezione del lavoro e del ruolo dei lavoratori. Abbiamo ora bisogno di ridisegnare i processi, in primis per tutelare coloro che presentano esigenze specifiche come, appunto, quanti hanno a casa figli minori di 14 anni. Non è ammissibile che si riconosca questa possibilità ai lavoratori del settore privato ma che la si neghi ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni”.

Una questione, dunque, che tocca temi di benessere organizzativo e dei lavoratori e che, allo stesso tempo, spinge a considerare temi centrali quali trasformazione digitale e l’innovazione dei modelli organizzativi delle PA. “Senz’altro riconosciamo l’importanza delle specifiche tutele per i lavoratori fragili, soprattutto in una fase che non smette di essere caratterizzata dalla presenza di fattori critici – prosegue il Segretario Generale – riteniamo allo stesso tempo necessario implementare e mandare a regime il lavoro agile come fattore di innovazione organizzativa, superando le strettoie e le limitazioni già imposte da Renato Brunetta e dando piena validità alla regolamentazione contrattuale prevista invece dai CCNL”.

Conclude Marco Carlomagno: “Ci auguriamo che il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, che ha già espresso la volontà di implementare e portare a regime l’istituto, intervenga da subito formalmente per dare piena agibilità al lavoro agile, lasciando piena autonomia alle singole amministrazioni”.

 

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