Il governo dovrà decidere velocemente il suo candidato per non cedere il passo a Spagna o Regno Unito, possibili avversari. Al summit dei min
Il governo dovrà decidere velocemente il suo candidato per non cedere il passo a Spagna o Regno Unito, possibili avversari.
Gli Usa chiedono un ex premier, ma potrebbe essere un ministro
Gli Stati uniti che hanno promesso il loro appoggio a Roma, dopo la bocciatura di Franco Frattini nel 2014, vorrebbero che il nuovo segretario generale della Nato fosse un ex premier, ma su questo fronte i candidati italiani non sono disponibili.
Matteo Renzi si è tirato fuori facendo sapere adatto al ruolo.
L’Italia quindi deve trovare un profilo tra i ministri della Difesa o degli Esteri.
Le alternative contemplano in questo caso la ex ministra degli Esteri ed ex Alta Rappresentante dell’Ue, Federica Mogherini, l’ex ministra della Difesa, Roberta Pinotti, e il ministro in carica, Lorenzo Guerini.
L’opzione femminile avrebbe un suo seguito, perché sarebbe la prima donna a capo della Nato nella storia dell’Alleanza.
I precedenti dell’Italia nella Nato
Roma ha avuto un solo segretario generale dell’Alleanza atlantica, nel 1971, fu Manlio Brosio.
Da allora un paio di tentativi sono andati a vuoto. Il primo durante il governo Berlusconi quando il segretario alla Difesa Usa Donald Rumsfield offrì all’Italia il posto: all’epoca l’ex ministro degli Esteri e della Difesa Antonio Martino rifiutò per i troppi carichi di lavoro.
Nel 2014 tentò Frattini, superato dal danese Rasmussen. In quell’occasione l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano se ne lamentò con Barack Obama che promise di sostenere l’§Italia in futuro.
Fonte: Sputniknews.com