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Prepariamoci a un salto evolutivo verso la mente artificiale

Siamo in prossimità di un'intelligenza artificiale che comincia a saper fare cose che l'uomo ha sempre considerato sua esclusiva prerogativa perché non la attribuiva solo al cervello, ma alla mente, che è la funzione più alta del nostro cervello, quella in cui risiedono anche la fantasia, la creatività, l'art

Prepariamoci a un salto evolutivo verso la mente artificiale

Per decine di migliaia di anni la curva dell'evoluzione dell'apprendimento umano è stata sostanzialmente piatta, o con una crescita infinitesimale. I

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Per decine di migliaia di anni la curva dell’evoluzione dell’apprendimento umano è stata sostanzialmente piatta, o con una crescita infinitesimale. I nostri antenati e gli antenati dei nostri antenati sono lentissimamente diventati capaci di cucire vestiti, di accendere il fuoco, di scuoiare gli animali. Tutte cose che non erano iscritte nel loro dna ma che apprendevano, consolidavano e trasmettevano di generazione in generazione. In quella fase della nostra storia quel che contava era la capacità di pensiero per comprendere le cose che si vedevano e si imparavano e la capacità di trasferire questo pensiero alle generazioni successive. Raramente in una singola generazione gli uomini di quei tempi vedevano il progresso.

 

L’intelligenza artificiale oggi è in questa fase, nella quale cerca di assorbire tutte le capacità che l’uomo ha in termini di abilità di apprendere, comprendere quel che si è appreso e abilità di trasferire le cose che si sono apprese e comprese all’umano che la gestisce. Questa curva piatta dell’evoluzione dell’Al è però giunta a un gomito di crescita esponenziale. La forza dell’intelligenza umana sta nell’essere in grado non solo di eseguire compiti ed eseguirli nella maniera piu efficiente possibile ma anche nella possibilità di non eseguirli, nella scelta di disobbedire alle regole. E un elemento evolutivo chiave, che noi ora stiamo cercando di insegnare alle macchine.

Siamo in prossimità di un’intelligenza artificiale che comincia a saper fare cose che l’uomo ha sempre considerato sua esclusiva prerogativa perché non la attribuiva solo al cervello, ma alla mente, che è la funzione più alta del nostro cervello, quella in cui risiedono anche la fantasia, la creatività, l’arte.

Fonte: Milano Finanza

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