HomeBanche per L'impresa

Il cda boccia ancora il prezzo dell’ops di Cairo. Bonomi rinuncia alla clausola Brexit. Ebitda stimato nel primo semestre in crescita sopra i 37 mln

Il cda boccia ancora il prezzo dell’ops di Cairo. Bonomi rinuncia alla clausola Brexit. Ebitda stimato nel primo semestre in crescita sopra i 37 mln

Oggi è il D-day nella corsa a due Andrea Bonomi-Urbano Cairo per il controllo di Rcs-Corriere della Sera: entro mezzanotte i due contendenti dovranno

Can the world kick its oil habit?
Altroconsumo Finanza: “Biver Banca e Banca di Asti tra le banche più solide in Italia”
Draghi: “L’economia italiana va bene, ma vaccinatevi”

bonomi-cairoOggi è il D-day nella corsa a due Andrea Bonomi-Urbano Cairo per il controllo di Rcs-Corriere della Sera: entro mezzanotte i due contendenti dovranno presentare gli ultimi eventuali rilanci, prima della pausa di cinque giorni dalla scadenza finale di venerdì prossimo. Se decideranno di rilanciare, e le aspettative del mercato propendono tutte per il sì, dovranno presentare i loro ritocchi in busta chiusa alla Consob in modo da garantire che le due operazioni avvengano davvero «al buio» (ossia senza che una delle due parti sappia cosa ha deciso di fare l’altra). I rilanci verranno aperti a mercati chiusi davanti ai funzionari della Commissione nazionale per le società e la borsa e in presenza dei legali dei due imprenditori. Saranno poi comunicati pubblicamente, forse già stasera. Subito dopo si esprimerà il cda Rcs per dare il suo giudizio sui due miglioramenti.
Intanto ieri la cordata di Bonomi con Mediobanca, Diego Della Valle, Unipol e Pirelli ha rinunciato alla cosiddetta clausola Brexit, che permetteva di ritirare l’opa in caso di eventi straordinari come l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. Decisione che aveva già preso Cairo a cui, sempre ieri, il cda di Rcs ha bocciato nuovamente il rialzo del concambio a 0,17 da 0,16 azioni Cairo Communication per ogni titolo Rizzoli. Sulle prossime mosse di Bonomi&co, ieri, due consiglieri di Mediobanca hanno escluso che si sia parlato di Rcs durante il cda di piazzetta Cuccia durato quattro ore. Hanno precisato che non è stata fornita nemmeno un’informativa sul dossier da parte del management. «Vedremo domani cosa succede», hanno concluso i due consiglieri. Di contro, il board guidato dall’a.d. Laura Cioliha dato ieri il suo ok alla scelta di Cairo di accettare l’accordo che lo stesso gruppo editoriale milanese ha rinnovato con le banche creditrici (mossa che Bonomi aveva fatto per primo).
A proposito delle due offerte, il cda ha reso note le prime evidenze sul semestre con un ebitda ante oneri e proventi non ricorrenti stimato pari a 37 milioni di euro, in crescita rispetto ai precedenti 11,7 milioni del 2015 (calcolato a perimetro omogeneo). Risultato che supera «il 90% del miglioramento previsto per l’intero anno corrente», hanno precisato ieri da via Rizzoli con una nota, aggiungendo che «nel semestre si stimano oneri non ricorrenti, inclusi quelli relativi alle offerte pubbliche in corso, per un ammontare significativamente inferiore rispetto al pari periodo 2015». Per l’intero anno in corso, invece, il miglioramento previsto a livello di ebitda è di 28,2 milioni, portandolo a quota circa 100 milioni da 71,8 milioni. In particolare, il secondo trimestre ha confermato il trend dei primi tre mesi, grazie a un miglioramento di oltre 13 milioni (erano 12,1 mln nel primo trimestre), superando i 40 milioni complessivi. Rispetto alle due offerte, il cda aveva criticato il piano industriale prospettato da Cairo, perché non contiene «novità significative» rispetto alle strategie già definite dal gruppo del Corsera, mentre aveva acceso il semaforo verde su quello di Bonomi&co «coerente con la strategia intrapresa e con il posizionamento strategico del gruppo», sottolineandone anche «un’importante politica di investimento al fine di accelerare il processo di crescita, anche per linee esterne».
Alla fine della giornata borsistica di ieri, Rcs ha chiuso su dell’1,2% a 0,845 euro, a conferma che il mercato si aspetta i rilanci. Cairo ha chiuso invece a +1,25% a 4,2 euro valorizzando implicitamente con la sua ops un’azione Rcs 0,714 euro (mentre l’opa di Bonomi offre cash 0,8 euro per un’azione Rcs). Al momento sono state apportate 29.220 azioni all’offerta pubblica di scambio di Cairo, per un totale di 254.143 azioni (0,04870%), mentre all’offerta pubblica di acquisto di Bonomi sono state conferite 56.176 azioni, 282.563 in tutto e pari allo 0,069952%.

 

fonte Italia Oggi

Commenti