HomeBanche d'Italia

Tesoreria: futuro con l’intelligenza artificiale

L'innovazione sul fronte della pianificazione finanziaria non può prescindere dall'utilizzo dell'intelligenza artificiale e del machine learning, perché il futuro della tesoreria evolve con previsioni, analisi finanziarie e gestione pagamenti che vengono abilitati da queste tecnologie. Bisognerà fornire attraverso i tool di tesoreria la più accurata fotografia con cui prendere le decisioni. Solo così si potrà cancellare dal frasario dei Cfo la temibile risposta: "non era prevedibile

Tesoreria: futuro con l’intelligenza artificiale

Chi si occupa di tesoreria d’impresa ha visto molti cambiamenti succedersi negli ultimi anni. Cambiamenti normativi e, soprattutto, tecnologici che ha

L’indice delle società immobiliari in Italia in frazionale rialzo (+0,58%)
Finanza e giovani: sempre più frequenti i pagamenti online
Microsoft supera Apple e diventa la società con la maggiore capitalizzazione di Borsa al mondo

Chi si occupa di tesoreria d’impresa ha visto molti cambiamenti succedersi negli ultimi anni. Cambiamenti normativi e, soprattutto, tecnologici che hanno aperto molte nuove possibilità e di conseguenza nuove aspettative e nuove mentalità. Dal mainframe all’Intelligenza Artificiale, volendo indicare il punto di partenza e quello d’arrivo, anche se ancora di una tappa si tratta. Dai software che aiutavano nello svolgimento di pochi processi aziendali, come la gestione dei conti correnti e i finanziamenti, alle decine di moduli software che coprono tutti i processi dell’azienda: incassi, ogni tipo di pagamento, fidejussioni e una pianificazione finanziaria che oggi è molto avanzata.

Il software diventa un vero e proprio componente del team finance. Un assistente infallibile che raccoglie informazioni puntuali e che offre angoli di lettura preziosi al Cfo per la definizione delle migliori strategie di gestione. L’interlocutore delle aziende per i servizi finanziari non è più solo la banca; oggi ci sono nuovi player che aprono a soluzioni di tipo diverso. Negli ultimi cinque anni il tema della gestione della catena della finanza tra aziende e fornitori è stato particolarmente sensibile all’innovazione, perché in questo contesto si sono inserite le fintech e, di riflesso, anche gli operatori più tradizionali si sono evoluti.

Alcuni servizi in un primo momento declinati solo per il mondo consumer o per pagamenti di importo limitato, come quelli delle carte di credito, sono diventati disponibili anche per gestire transazioni B2B di importo rilevante. L’introduzione di differenti soluzioni di pagamento da cui è possibile trarre significativi vantaggi, così come le crescenti opzioni di impiego del denaro, rende necessario disporre di un Treasury Management System in grado di garantire all’azienda la corretta attuazione dei nuovi paradigmi che si stanno diffondendo sul mercato.

La grande sfida per le imprese di oggi è trovare il giusto equilibrio finanziario in un contesto economico che si va facendo sempre più complesso sia per le incertezze dei mercati che per le sempre più articolate possibilità che la tecnologia dischiude come strumenti di gestione. I responsabili finanziari sono, e saranno sempre più, chiamati a individuare nuovi modelli di management della tesoreria d’impresa per l’attuazione delle più corrette politiche monetarie dell’azienda, in modo da assicurare un cash flow costante e identificare nuove fonti di approvvigionamento per l’espansione e la crescita del proprio business. L’obiettivo è l’ottenimento di benefici finanziari e di processo, un maggior controllo, un’aumentata trasparenza e migliore flessibilità. Il tutto, necessariamente, in totale sicurezza.

Sono due gli elementi che consentono all’azienda di raggiungere il giusto equilibrio finanziario. Innanzitutto, la visibilità sulle posizioni finanziarie giornaliere e su quelle prospettiche; in secondo luogo, l’automazione dei processi, con i benefici che ne derivano per effort, persone e sicurezza. Per permettere a un’azienda di conoscere la propria posizione finanziaria la prossima settimana, il prossimo mese o il prossimo trimestre, serve elaborare preventivamente con precisione e rapidità le informazioni sul flusso di cassa, le spese e gli incassi, valutando e soppesando tutti i relativi elementi di incertezza.

Subito dopo è necessario capire quali sono gli strumenti e le risorse a cui si può ricorrere proprio per far fronte all’impatto delle sempre più numerose variabili in grado di generare potenziali effetti negativi. Oppure, dall’altro lato, capaci di massimizzare il ritorno di effetti positivi, anche agendo sulla stabilità e sul sostegno della propria filiera di fornitori e partner. Il 2020 in Italia e nel mondo, secondo i dati dell’Osservatorio Supply Chain Finance del Politecnico di Milano, è stato l’anno del Supply Chain Finance, che per molte grandi realtà aziendali è diventato strumento fondamentale per assicurare liquidità e supporto alla filiera.

L’emergenza ha accelerato lo sviluppo di soluzioni innovative rivolte non solo alle big corporate ma anche a piccole imprese e ha spinto la crescita di startup che offrono servizi indirizzati ad un mercato del credito di filiera che, nel 2020 in Italia, si stima aver raggiunto tra i 450 e 490 miliardi di euro. Solo un quarto di questa ingente domanda, però, è già soddisfatto, il che vuol dire che il settore ha un grande potenziale di sviluppo che gli operatori sono già impegnati a colmare con articolate soluzioni che le aziende dovranno saper scegliere per i propri bisogni.

In questo contesto è evidente quanto il mercato necessiti di player in grado di supportare il team finance nell’interpretazione e nell’utilizzo di questi prodotti quali leve di visione e di gestione strategica finanziaria all’interno dei processi di Tesoreria. Player capaci di aiutare i Cfo di grandi aziende nazionali e internazionali a usare la tecnologia per avere una vista univoca e integrata di tutte le informazioni e i servizi offerti dall’ecosistema finanziario: strutturandoli in processi, gestendoli con soluzioni software costruite su di essi e garantendo livelli di sicurezza elevati.

Player che possano presidiare, infine, tutti i molteplici aspetti che riguardano la tesoreria: dalla gestione dei conti correnti bancari, con cui viene monitorata la liquidità, a quella di tutte le forme di raccolta di denaro (finanziamento, a breve o medio-lungo termine), dalle diverse forme di investimento di liquidità alla gestione per realtà che operano su particolari settori di mercato (fidejussioni, garanzie), dalla gestione pagamenti e delle diverse modalità di incasso, alla raccolta del denaro e alla pianificazione finanziaria.

Il 2021 è un anno di transizione ma anche di ripartenza. Le imprese stanno pensando a una riorganizzazione interna per assicurarsi una certa stabilità finanziaria e per gestire al meglio le difficoltà previsionali sui tempi di incasso, evitando così le crisi di liquidità. Il contesto attuale rende, quindi, l’adozione di nuovi strumenti ancora più cruciale per far fronte a una migliore gestione del credito e implementare una corretta ed efficace pianificazione finanziaria, anche in conformità con quanto previsto per le Pmi italiane dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’insolvenza.

L’innovazione sul fronte della pianificazione finanziaria non può prescindere dall’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e del Machine Learning, perché il futuro della tesoreria evolve con previsioni, analisi finanziarie e gestione pagamenti che vengono abilitati da queste tecnologie. I software di tesoreria più evoluti sono già in grado di acquisire il dato granulare dagli Erp relativamente agli scadenzari e agli ordini e di generare simulazioni di riposizionamento di crediti e debiti – le cosiddette what if actions – considerando gli slittamenti relativi a incassi e pagamenti per cluster di clienti e fornitori, settori di business e commessa.

L’automazione di queste analisi e degli scenari conseguenti è in costante progresso e l’obiettivo finale sarà quello di sollevare il team finance dal compito di avviare il lavoro e di controllarne gli scenari di sviluppo. Per far questo, l’evoluzione necessaria sarà fornire loro attraverso i tool di tesoreria la più accurata fotografia possibile con cui prendere le migliori decisioni tra i diversi scenari di ottimizzazione proposti dal sistema. Solo così si potrà cancellare definitivamente dal frasario dei Cfo la temibile risposta: “non era prevedibile” per sostituirla con “l’avevamo previsto e ci siamo preparati in anticipo.

Fonte: Milanofinanza.it

Commenti