Fumata bianca per lo Sportello unico doganale e dei controlli, alias Sudoco. Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri la nuova disciplina (in alleg
Fumata bianca per lo Sportello unico doganale e dei controlli, alias Sudoco. Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri la nuova disciplina (in allegato), come previsto dal PNRR tra le riforme legate alla competitività della rete logistica.
La nuova piattaforma costituisce il passaggio successivo nel processo di adeguamento alle raccomandazioni internazionali in materia di semplificazione delle operazioni commerciali, che prevede la trasmissione unica delle informazioni da parte degli operatori economici (“once only”) attraverso un’interfaccia univoca (“single window”), così come controlli simultanei (“one stop shop”) grazie al dialogo telematico tra amministrazioni, organi coinvolti e operatori economici interessati.
In questo senso, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli coordinerà procedimenti e controlli tramite il nuovo portale Sudoco. I servizi messi a disposizione degli operatori saranno: attivazione dei procedimenti prodromici e controlli all’entrata/uscita delle merci nel/dal territorio nazionale; tracciabilità dello stato di avanzamento dei procedimenti e dei controlli; verifica dell’avvenuta conclusione dei procedimenti e dei controlli; consultazione dello stato di attivazione dell’interoperabilità tra sistemi dell’Agenzia delle dogane e amministrazioni coinvolte.
Per quanto riguarda, le Autorità di Sistema portuale (art. 12): a) forniscono, in caso di necessità e a titolo gratuito, le infrastrutture adeguate a supportare lo svolgimento dei compiti istituzionali dello Sportello unico doganale e dei controlli; b) coadiuvano, nell’ambito delle proprie risorse umane e strumentali, lo Sportello unico doganale e dei controlli, al fine dell’esecuzione efficiente dei controlli.
Nel complesso, trova coordinamento nel provvedimento in questione anche il tema dei controlli, uno dei “punti critici” del sistema. In questo senso, è disposto comunque che gli operatori forniscono al portale le informazioni necessarie per avvalersi dell’esecuzione contemporanea e nello stesso luogo degli eventuali controlli contestuali alla presentazione della merce, mentre spetta alle amministrazioni attivare i processi di interoperabilità necessari all’esecuzione ed alla conclusione degli stessi, nell’assunto che questi dovrebbero per legge (Dlgs 169/2016), salvi casi speciali, concludersi entro il termine di un’ora per il controllo documentale e di cinque ore per il controllo fisico delle merci.
Fonte: Shipmag