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Visco. Su Mps e sulle banche venete “sono state pienamente rispettate la normativa e le procedure europee”

Visco. Su Mps e sulle banche venete “sono state pienamente rispettate la normativa e le procedure europee”

Il “supporto pubblico ha buone probabilità di recupero”. Un intervento che “va considerato nella sua natura di intervento necessario, connesso con

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Il “supporto pubblico ha buone probabilità di recupero”. Un intervento che “va considerato nella sua natura di intervento necessario, connesso con particolari condizioni di fallimento di mercato, ma eccezionale, anche alla luce dei principi sottostanti le nuove norme europee”.

Lo ha detto il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nel suo intervento questa mattina all’assemblea dell’Abi (associazione bancaria italiana), sottolineando come “il giudizio dei mercati sulle prospettive delle banche italiane e’ migliorato negli ultimi mesi, riflettendosi in una robusta ripresa dei prezzi delle azioni”.

Con gli interventi su Mps e sulle banche venete “sono state pienamente rispettate la normativa e le procedure europee” e nei limiti consentiti “si è cercata la soluzione che meglio tutelasse il complesso degli interessi coinvolti”.

Tuttavia, aggiunge “rimane molto da fare per raggiungere una configurazione del settore in cui le banche siano in grado di generare utili adeguati a sostenere livelli di patrimonializzazione richiesti dalle regole a tutela della stabilita’ dei singoli intermediari e del sistema nel suo complesso”.

“La ripresa dell’economia si è rafforzata” ma “per cancellare l’eredità della crisi più grave e profonda della storia serve più di una ripresa congiunturale”, spiega Visco.

Visco ha sottolineato che in Italia “lo sviluppo è frenato dalle rigidità e dalle inefficienze del contento in cui operano le imprese, dalla debole dinamica della produttività. Va proseguito – è stato l’invito del Governatore – il processo di riforma, che richiede impegno da parte di tutti, lungimiranza e interventi volti a lenire i costi della transizione”. Il giudizio dei mercati sulle prospettive delle banche italiane “è migliorato negli ultimi mesi riflettendosi in una robusta ripresa dei prezzi delle azioni”.

“Le misure adottate  sono il risultato di un processo reso particolarmente complesso, e oltremodo lungo, dall’evoluzione del contesto istituzionale e normativo. La gestione delle crisi bancarie è oggi affidata a una molteplicità di autorità e istituzioni indipendenti. Manca un’efficace azione di coordinamento che definisca le priorità e guidi l’utilizzo dei margini di discrezionalità che la normativa riconosce”.

“Lo testimoniano – ha continuato il governatore – anche le difficoltà emerse nell’individuare una soluzione per la crisi delle banche venete. Occorre inoltre stabilire precise modalità con cui dare conto delle decisioni prese”.

“I costi di una liquidazione pura e semplice (cosiddetta ‘atomistica’), l’unica alternativa disponibile una volta esclusa la ricapitalizzazione precauzionale, sarebbero stati molto più elevati per la clientela, per il sistema bancario, per lo stesso Stato”, commenta ancora.

Per le due banche venete, sottolinea ancora Visco, “la strada della ricapitalizzazione precauzionale non è risultata percorribile per la mancanza di risorse private sufficienti a coprire perdite cosiddette ‘probabili nel futuro prossimo’. La stima di queste perdite da parte delle autorità europee coinvolte nella procedura è aumentata progressivamente nel corso dell’analisi del piano di ristrutturazione; nella stessa analisi veniva valutata negativamente la capacità delle banche di tornare a conseguire un’adeguata redditività. Si rendeva quindi necessario l’esame di ipotesi di soluzione alternative rispetto alla ricapitalizzazione precauzionale”.

 

 

 

 

agenpress.it

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