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Manovra in corso, proposti i nuovi voucher. Via le monete da 1 o 2 cent. No a flat tax per ricchi stranieri e a split payment per i professionisti

Manovra in corso, proposti i nuovi voucher. Via le monete da 1 o 2 cent. No a flat tax per ricchi stranieri e a split payment per i professionisti

Sono circa 900 gli emendamenti alla manovra dichiarati inammissibili dalla Commissione Bilancio della Camera. Le proposte di modifica presentate i

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Sono circa 900 gli emendamenti alla manovra dichiarati inammissibili dalla Commissione Bilancio della Camera. Le proposte di modifica presentate in totale erano 2.517 ma circa un terzo sono state stoppate per estraneita’ di materia. Per valutare le ammissibilità delle proposte emendative, si legge nello speech di ammissibilità, la presidenza della Camera ha deciso di adottare “un criterio di ordine finalistico” attribuendo “particolare rilievo alla coerenza delle finalità perseguite dalle proposte emendative con quelle del decreto legge, e in particolare, quella del miglioramento dei saldi, comprese le misure che comportano un aumento delle entrate, anche per effetto dell’emersione della base imponibile, ovvero che introducono misure volte al controllo e alla razionalizzazione della spesa, nonche le misure che incentivano la ripresa economica”.

Coupon telematici o da acquistare presso le rivendite autorizzate, card nominative rilasciate dagli uffici postali e un libretto di famiglia spendibile entro dodici mesi dalla data di acquisto. Sono alcune delle numerse proposte arrivate dai diversi gruppi parlamentari per sostituire i voucher, cancellati dal governo, per pagare le prestazioni occasionali di colf e badanti e baby sitter.
Vengono proposti anche i ‘cheque’ orari per servizi di babysitting, la cura degli anziani e i disabili, i lavori domestici e piccoli lavori di giardinaggio. E anche si suggerisce la procedura ‘click contratto telematico’ da utilizzare esclusivamente attraverso la piattaforma digitale per attività lavorative occasionali. Il contratto telematico ha una durata non inferiore a 7 giorni e non superiore a 90 giorni nell’arco di un anno solare. Il libretto di famiglia può essere utilizzato oltre che per i lavori domestici e l’assistenza a bambini e anziani anche ripetizioni e doposcuola oltre che la realizzazione di manifestazioni sociali, sportive, culturali o caritatevoli. Le attività lavorative non possono dar luogo a compensi superiori a 5.000 euro nel corso di un anno e i compensi a favore di ciascun committente non possono superare i 1.500 euro. La retribuzione oraria delle attività lavorative occasionali è fissata in 12 euro.

“No alla fusione della societa’ autostradale Anas e di Ferrovie dello Stato che, con la privatizzazione di quest’ultima annunciata dal Governo, rischia di diventare un ‘matrimonio d’interessi’ in cui a guadagnarci saranno le poche aziende che spolperanno gli utili del patrimonio statale di strade e binari per concentrare le perdite (solo Anas conta 500 milioni di euro di debiti e 9 miliardi di contenziosi) in una bad company da lasciare in eredita’ allo Stato, e quindi ai cittadini, che dovranno farsi carico di questo nuovo buco di bilancio”. Lo dichiarano i deputati del M5S della Commissione Trasporti in riferimento al proprio emendamento soppressivo volto ad abolire la fusione Anas-Fs prevista nella manovra economica del Governo. “Il rischio e’ di portare la zavorra di Anas nella pancia di Fs, che appartiene interamente allo Stato per il tramite del socio unico del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dando il via ad una grande svendita, come quella gia’ avviata di Poste Italiane, attraverso la privatizzazione di Fs voluta dal Governo – spiega Diego De Lorenzis, deputato 5stelle in Commissione Trasporti – Come gia’ chiesto in una nostra risoluzione la privatizzazione di Fs va bloccata, insieme alla fusione con Anas. Altrimenti ci ritroveremo a subire la perdita di infrastrutture strategiche per il nostro Paese e a incassare nuovi debiti”.

Non passano le proposte di modifica alla manovra per applicare l’aliquota Iva al 4% per i prodotti sostituivi del pane e i prodotti dell’infanzia, da pannolini ai biberon. Cassati anche gli emendamenti depositati da deputati Pd, del gruppo Misto e della Lega, che prevedevano di esentare dall’Iva le prestazioni di servizio di vitto e alloggio rese dagli istituti per il diritto allo studio universitario.

A partire dal 10 gennaio del 2018 potrebbero sparire dalle nostre tasche le monetine da 1 e 2 centesimi. A chiederlo il Pd, in un emendamento al dl manovra a prima firma Boccadutri. Il risparmio che deriverebbe “dagli effetti della norma è destinato al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato”.

Rinvio dell’estensione dello split payment dal 1 luglio 2017 al 1 gennaio 2018. E’ quanto prevede un emendamento alla manovra presentato dal Pd, a prima firma di Bruno Bossio. Un’altra proposta di modifica presentata dal deputato pd, Antonio Misiani, chiede invece che le disposizioni si applichino alle operazioni per le quali e’ emessa fattura non a partire dal 1 luglio 2017, come previsto dal decreto, ma dal quarto mese successivo alla pubblicazione del decreto del Ministero dell’economia e delle finanze.  “Nel 2015 insieme al collega Librandi riuscimmo a evitare con un emendamento lo split payment per i liberi professionisti. Eravamo convinti che fosse una decisione ingiusta per queste categorie e lo siamo ancora oggi di fronte a una manovrina che ripropone l’estensione della scissione dei pagamenti per portare nelle casse dello Stato 70 milioni di euro all’anno. Ci opporremo in Commissione, indicando opportune coperture. Lavorare con la PA non deve essere un peso per i liberi professionisti.” cosi’ Andrea Mazziotti (Civici e Innovatori), presidente della Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio e primo firmatario dell’emendamento anti split-payment. “Le categorie professionali meritano attenzione da parte del governo non solo a livello fiscale. Tra gli emendamenti alla manovrina ci sono ancora una volta tre tentativi fotocopia da parte dei colleghi Ventricelli, Berretta e Tancredi per prorogare i consigli territoriali degli ordini professionali. I professionisti meritano ordini professionali davvero democratici, con regole elettorali funzionanti. Chiediamo al governo di bocciare questi emendamenti e varare al piu’ presto la riforma elettorale tanto attesa, come sanno perfettamente il Ministero della Giustizia e il sottosegretario Ferri”, conclude Mazziotti.

Riaprire i termini per la rottamazione delle cartelle esattoriali in modo da dare la possibilita’ a quei debitori che non abbiano chiesto di avvalersi della definizione agevolata entro il 21 aprile 2017 di farlo entro il 31 ottobre 2017. E’ quanto prevede un emendamento alla manovra presentato da Scelta Civica-Ala, a prima firma Enrico Zanetti. Entro il 31 dicembre 2017, l’agente della riscossione comunica ai debitori che hanno presentato la dichiarazione l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione, nonche’ quello delle singole rate, e il giorno e il mese di scadenza. Per il 2018, la scadenza delle singole rate e’ fissata nei mesi di febbraio, aprile e giugno e per il 2019 nei mesi di gennaio e giugno.

Non passa il vaglio delle ammissibilita’ la proposta di modifica alla manovra per attrarre fiscalmente i pensionati stranieri in Italia. L’emendamento presentato da Enrico Zanetti e Giulio Cesare Sottanelli di Scelta Civica-Ala prevedeva di tassare con un’aliquota agevolata al 10%, per 15 anni, i redditi da pensione erogati da soggetti esteri di chi trasferisce la propria residenza fiscale in Italia e che non sia stato residente fiscalmente nel nostro Paese per un periodo di 9 anni nei 10 precedenti a quello in cui avviene il trasferimento

Potrebbe slittare ancora, questa volta di tre anni, il termine per l’adeguamento alle norme anticendio delle scuole. E’ quanto prevede un emendamento alla manovra aggiuntiva, primo firmatario il deputato Pd Dario Parrini. “Il termine per l’adeguamento alla normativa antincendio per gli edifici scolastici ed i locali adibiti a scuola per i quali, alla data di entrata in vigore del presente provvedimento, non si sia ancora provveduto al predetto adeguamento è stabilito al 31 dicembre 2020” si legge nella proposta.
L’emendamento stanzia dei fondi per gli interventi nelle scuole elementari e stablisce che “al fine di consentire l’adeguamento di cui trattasi per gli edifici ospitanti scuole statali del primo ciclo d’istruzione, è autorizzata una spesa di euro 200 milioni per l’anno 2018, 200 milioni per l’anno 2019 e 200 milioni per l’anno 2020”. Il termine attualmente vigente è quello fissato dall’ultimo decreto Milleproroghe che aveva già spostato la scadenza da fine 2016 a fine 2017

Sblocco delle assunzioni nelle regioni a statuto ordinario e nelle province. E’ quanto prevede un emendamento alla manovra aggiuntiva sottoscritto da 35 deputati del Partito Democratico, primo firmatario Maino Marchi. La misura proposta abroga la norma della legge di bilancio per l’anno 2015 che sanciva uno stop ad una serie di spese di regioni e province tra le quali le assunzioni a tempo indeterminato, le consulenze, i mutui per scopi diversi dalla manutenzione di scuole e strade e le spese di rappresentanza. Un altro emendamento del Pd propone lo sblocco delle assunzioni a tempo determinato per i dirigenti ed il personale con competenze “tecniche e tecnico-finanziarie e contabili

 

 

 

 

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