HomeAgriculture, Automotive, Texiles, Fashion & Other

Una missione spaziale per studiare le lune di Giove

Nel 2023 sarà lanciata Juice, la Jupiter Icy Moons Explorer dell'Agenzia spaziale europea che esplorerà le lune ghiacciate di Giove in un modo mai visto prima

Una missione spaziale per studiare le lune di Giove

Erano i primi anni del Seicento, Galileo Galilei per la prima volta rese telescopio il cannocchiale, puntandolo verso il cielo. Tra le molte

Robot lunari: vince il gioco di squadra
Il futuro italiano dei vettori europei
Spazio: la Cina si sta attrezzando per la difesa planetaria

Erano i primi anni del Seicento, Galileo Galilei per la prima volta rese telescopio il cannocchiale, puntandolo verso il cielo. Tra le molte cose che Galileo notò, c’erano dei piccoli puntini luminosi che danzavano, notte dopo notte, attorno a Giove. Erano quattro lune, satelliti naturali di Giove che gli orbitavano attorno. Io, Europa, Ganimede e Callisto sono per questo anche noti come satelliti galileiani (o medicei, perché Galilei li nominò in onore a Cosimo de’ Medici). Nel tempo abbiamo imparato a conoscere questi mondi sempre più a fondo, grazie anche ai dati delle sonde che nel tempo li hanno sorvolati, come le Voyager, la Galileo e – più di recente – Juno. Ma i viaggi di queste sonde hanno qualcosa in comune: non si sono mai soffermati a lungo sulle lune, e ci hanno fornito informazioni preziose e intriganti, ma sempre sporadiche e limitate nel tempo. Ma le cose stanno per cambiare, perché nell’aprile del 2023, dallo spazioporto europeo della Guyana francese, sarà lanciata la sonda Jupiter Icy Moons Explorer.

 

Chi sono le Lune di Giove

Giove ha (almeno) 79 satelliti naturali. Tra questi Io, Europa, Ganimede e Callisto non sono solo i satelliti più grandi, ma sono anche tra i mondi più intriganti dell’intero Sistema solare. Talvolta si dice siano tanto affascinanti da superare, in interesse, anche lo stesso pianeta attorno a cui orbitano. Coperto di composti zolfo, vulcani e prodotti lavici, Io è il corpo vulcanicamente più attivo del Sistema solare. È la gravità di Giove con le sue immense forze di marea a generare tutta quell’energia che innesca il vulcanismo. Io non è una luna ghiacciata, e non è obiettivo della missione Juice, ma non per questo è meno interessante (non a caso la missione Io Volcano Observer era alla fase finale di selezione insieme a Trident verso Tritone e alle venusiane DaVinci+ e Veritas).

Europa e Ganimede sono invece lune ghiacciate. Europa è coperta di ghiaccio d’acqua, e si pensa che al di sotto della sua crosta si nasconda un oceano. Da sempre Europa è un mondo intrigante per gli astrobiologi, perché potrebbe – forse e in linea di principio – essere ospitale per forme di vita.

I quattro satelliti medicei nelle immagini della sonda Galileo

Ganimede è il satellite più grande del sistema solare, grande anche più di Mercurio, ed è l’unica luna ad avere un proprio campo magnetico. Ganimede, come Europa, ha una crosta di ghiaccio che avvolge la superficie e, proprio come Europa, probabilmente al di sotto dei suoi ghiacci c’è un oceano di acqua liquida. Ganimede è estremamente affascinante anche per via dell’attività tettonica che interessa la sua superficie dovuta, di nuovo, all’interazione gravitazionale con il gigante gassoso. Infine anche Callisto, un mondo antico e pieno di crateri, potrebbe avere un oceano sotterraneo coperto di ghiacci. O almeno questa è l’ipotesi riportata a partire dai dati della sonda Galileo, che l’ha sorvolato a cavallo tra i due millenni.

Le tappe della missione Juice

Dopo il lancio previsto per l’aprile 2023, la sonda arriverà nel sistema gioviano nel 2031 dopo quattro manovre di fionda gravitazionale (tre sulla Terra, una su Venere) e dopo aver attraversato per ben due volte la Fascia principale di asteroidi. Nel 2031 Juice sorvolerà per la prima volta Ganimede, obiettivo centrale della missione, nel 2032 per la prima volta Europa, dopodiché, in seguito a una fase di esplorazione di Giove, nel 2034 si inserirà in orbita attorno a Ganimede.

Sarà la prima sonda nella storia a orbitare attorno a un satellite che non sia la Luna e lo farà per almeno tre anni, nei quali impiegherà la sua strumentazione per studiare e analizzare la composizione della luna medicea. Alla fine del 2035, quando Juice avrà terminato il suo propellente, terminerà la sua esistenza con un impatto sulla superficie di Ganimede.

La scienza di Juice

Al centro degli obiettivi di Juice c’è lo studio dei ghiacci, della superficie e degli oceani delle lune ghiacciate, dal punto di vista geologico, fisico, astrobiologico e atmosferico (Ganimede ha una tenue atmosfera). Di Ganimede inoltre studierà il campo magnetico e le sue interazioni con l’atmosfera di Giove. Ci sono molti strumenti scientifici a bordo della sonda, undici per l’esattezza, con cui per anni sarà possibile condurre studi di tutti questi aspetti, fare un check-up completo di Ganimede. Gli strumenti Majis, Uvs, e Swi serviranno per studiare la superficie di Ganimede alle diverse frequenze della luce, qualcosa da cui per esempio si possono ottenere molte informazioni sulla sua composizione e sulle sue caratteristiche.

Commenti